Pingitore: “Sarebbe il caso di lavorare con serenità e trovare le soluzioni”

"Un’amministrazione potrà anche andare a casa, ma bisogna essere onesti e capire chi andrà al suo posto, lo dico io: le stesse persone che hanno ridotto Crotone in queste condizioni".

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Riceviamo e Pubblichiamo:

Sto assistendo in questi giorni a un  contro il sindaco e l’intera amministrazione senza rispetto e pietà alcuna, parole come pietre rivolte a colpire un bersaglio umano. Un’amministrazione potrà anche andare a casa, ma bisogna essere onesti e capire chi andrà al suo posto, lo dico io: le stesse persone che hanno ridotto Crotone in queste condizioni. Il dibattito dei rifiuti si accende solo durante l’emergenza: tutti sanno che non è solo un problema crotonese, ma è dell’intera regione, tutti sanno che è un problema annoso, ma diventa il momento utile per distruggere chi è al governo della città. La risoluzione dei rifiuti, a Crotone, non può certamente avvenire in un batter d’occhio, io ho fatto delle proposte, che le ho pubblicato sulle testate (basta cliccare sul link). I danni sono notevolissimi, bisognerebbe, piuttosto, prendere una seria presa di coscienza. Tutti i cittadini, nessuno escluso, con buon senso e insieme agli amministratori comunali, possono risolvere il grave problema.
Ma dobbiamo fare necessariamente un “mea culpa”; non dimentichiamo che in questa città abbiamo lasciato che si compissero grandi devastazioni, ahimè, sotto l’indifferenza di tutti. Oltre ai danni che hanno lasciato le vecchie fabbriche con depositi e abbancamenti tuttora esistenti e mai bonificate, oltre le discariche sparse nel territorio, abbiamo consentito ai privati di essere proprietari delle discariche pubbliche, che decidono del buon e cattivo tempo. Agli stessi abbiamo consentito nuove sopraelevazioni delle strutture e nuovi ampliamenti, nuove autorizzazioni per realizzare nuove discariche, senza nessuno che si sia lamentato (difficilmente a Crotone ce la prendiamo con i privati).

Abbiamo consentito di sversare miriadi di tonnellate di rifiuti nella discarica di Columbra proveniente da tutta la regione e fuori dalla stessa. Abbiamo consentito nel 2001 l’approvazione di un decreto della Regione Calabria, mediante il quale Crotone diventasse distretto energetico, facendo passare la città come laboratorio dell’innovazione calabrese, un salto che avrebbe dovuto aprire nuovi mercati e nuovi sbocchi, migliorare la qualità della crescita economica e delle altre attività, in modo da conciliare il fabbisogno di beni e servizi anche attraverso la salvaguardia di un ambiente già violentato. Però abbiamo ottenuto l’esatto contrario: sono state realizzate opere, comprese discariche, che hanno ulteriormente inquinato il nostro territorio attingendo a cospicui finanziamenti pubblici a beneficio di imprenditori privati.
A questi ultimi abbiamo dato la possibilità di avere autorizzazioni per realizzare: inceneritori, biomasse, termodistruttori, turbogas, nuove discariche. Sarebbe il caso di lavorare con serenità e trovare le soluzioni.

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