Anche la stagione venatoria patisce disservizi e spiegazioni imbarazzanti!

Il Consigliere comunale Meo: "il mancato funzionamento dell’Ufficio comunale preposto al rilascio dei tesserini venatori è dovuto dalla decisione del Dirigente comunale che ha consentito all’unico dipendente abilitato ed in grado ad utilizzare le password trasmesse dalla Regione ai fini del rilascio dei tesserini in questione di andarsene tranquillamente in ferie"

riceviamo e pubblichiamo:

Domenica si apre in tutta Italia la stagione venatoria ed in questi giorni sono pervenute da parte della sede provinciale di Federcaccia svariate segnalazioni con le quali si è lamentato il mancato funzionamento dell’Ufficio comunale preposto al rilascio dei tesserini venatori.
Ho ritenuto perciò negli scorsi giorni di dovere verificare io stesso la situazione ed ho appurato come il preposto ufficio risultasse incredibilmente chiuso ed inaccessibile al pubblico, un giorno si ed uno no. Stante la difficoltà di rintracciare un qualunque assessore dato che questi ultimi due mesi, a quanto pare, sono stati più che altro deputati al riposo, ho richiesto ed ottenuto delle spiegazioni dal preposto dirigente, spiegazioni che sono state forse ancora più strabilianti di quanto possa apparire il disservizio in sé. Il dirigente, il quale, giusto per intendersi, ha consentito all’unico dipendente comunale abilitato ed in grado ad utilizzare le password trasmesse dalla regione ai fini del rilascio dei tesserini in questione di andarsene tranquillamente in ferie giustappunto alla vigilia dell’apertura della caccia, mi ha risposto che in realtà il problema poteva dirsi di scarsissima importanza, in quanto al momento della mia interpellanza, sarebbero stati, forse, “soltanto” una decina i tesserini ancora da rilasciare.
Trovo oramai sempre più difficile tacere a fronte dei plateali disservizi imputabili all’Amministrazione in carica e se pure mi ero ripromesso di limitarmi per qualche mese ad offrire la mia incondizionata collaborazione al fine di cercare di risolvere questioni che nulla hanno a che vedere con le difficoltà economiche dell’Ente ma temo piuttosto siano da imputare ad un misto di presunzione e d’inadeguatezza, reputo di non poter tacere oltre.
Tanto più posso tacere di fronte alla recente ordinanza recante il divieto di balneazione su circa otto Km di costa che risulta essere peculiare non soltanto per l’estensione del divieto e l’intempestività del momento, purtroppo molto distante nel tempo dal periodo deputato alla balneazione e nel quale tale vigilanza avrebbe dovuto esercitarsi. Mai avevo letto infatti un’ordinanza di una tale gravità che non recasse in sé spiegazioni in ordine alle cause, piuttosto che indicazioni sui possibili rimedi anche di natura investigativa, tantomeno il Sindaco della Città ha ritenuto, sino ad oggi, di dovere riferire ai consiglieri in ordine ad una situazione tanto preoccupante, certo è che nel provvedimento in oggetto e questa è un’altra mancanza grave, neppure risultano essere citate alcune autorità che sarebbe persino troppo lungo elencare e che pure è assolutamente indispensabile coinvolgere e neppure è la prima volta che una simile mancanza si ripete. In detta ordinanza si specifica unicamente che la balneazione sarà interdetta sino a quando le analisi saranno sfavorevoli, altro non è dato conoscere. Prendo perciò atto che fallita ogni possibilità di interlocuzione con gran parte dell’Amministrazione, non rimanga da ora in avanti che denunziare senza ritardo all’opinione pubblica quanto di palesemente inaccettabile e di sicuramente evitabile vi sia nella quotidianità dell’azione amministrativa della nostra Città.
Consigliere Comunale
Avv. Fabrizio Meo