PNRR: Crotone non può farsi trovare impreparata

La pena: la condanna all'isolamento e al degrado, già, per alcuni aspetti, irreversibile e che porterà i nostri territori a spopolarsi in ancor minor tempo rispetto agli studi che, pure, non inducono all’ottimismo.

Riceviamo e Pubblichiamo:

Parte la programmazione del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, pur se, almeno per ciò che attiene il compimento dei decreti attuativi, con una lentezza, oggi inammissibile e insopportabile, tipica degli anni passati, (decreti attuativi approvati meno di un terzo rispetto ai 35 da approvare). Programmazione di oltre 230 miliardi di euro che arriva ad oltre 300 miliardi di euro, considerando le risorse di tutta la programmazione comunitaria 2021/2027 ammontante ad oltre 70 miliardi di euro, alla quale il Sud, la Calabria e, in particolare, Crotone e il suo territorio non possono e non devono farsi trovare impreparati. La pena: la condanna all’isolamento e al degrado, già, per alcuni aspetti, irreversibile e che porterà i nostri territori a spopolarsi in ancor minor tempo rispetto agli studi che, pure, non inducono all’ottimismo. Entrando in medias res, rendiamo noto agli enti preposti, la provincia di Crotone, il comune di Crotone e gli altri 26 comuni delle provincia, tra i quali, emergono esempi positivi, che, per il mese di novembre 2021, è in attesa di essere pubblicato un bando sull’edilizia scolastica comprendente asili nidi e scuole dell’infanzia, mense e palestre, nuove scuole e ristrutturazione e messa in sicurezza di edifici scolastici esistenti, di oltre 5 miliardi di euro con una previsione di oltre 17 miliardi di euro da spendere nel prossimo triennio. Tale bando, nell’ottica di una ristrutturazione e rinnovamento complessivo del “sistema Italia” prevista dal PNRR, induce a ben sperare per il futuro, in cui ci pare, se non esageriamo in ottimismo, un ruolo di primaria importanza verrà assegnato all’istruzione e alla formazione, da troppi anni il tallone d’Achille dell’Italia e del Sud. Riteniamo a questo proposto che gli enti che meglio di altri potrebbero sfruttare queste risorse sono il comune di Crotone e la provincia di Crotone. Per  il primo ente , anche su sollecitazione di una conversazione con Giovanni Procopio, già giovane consigliere comunale di Crotone, abbiamo pensato che sarebbe un ottima idea prevedere nel quartiere Tufolo Farina, il quartiere più popoloso dell’intera città, un Hub scolastico comprendente asili e scuole dell’infanzia, scuole secondarie di primo grado e tutti i servizi ad essi annessi , mense , palestre, biblioteche e parchi giochi , Un campus da far nascere in un area ben definita che Procopio ha individuato in un area alle spalle del centro commerciale Pam che, tra l’altro, è composta, in gran parte, da terreni di proprietà dell’Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina e in parte da terreni di proprietà dell’Arsac.

Questa idea progettuale, se perseguita, risolverebbe, seppure in parte, alcune problematiche del quartiere Tufolo Farina a partire socialità e finire alla mobilità, in un quartiere dormitorio, con carattere esclusivamente abitativo, con la presenza di un fitto agglomerato di edifici e strutture cementizie, senza servizi e dove gli spazi pubblici sono del tutto inesistenti e sacrificati sull’altare di una visione distorta e distorcente della qualità dell’abitare. Per quanto riguarda, invece, la Provincia di Crotone andrebbero definite e completate alcune opere ferme ormai da anni e ci riferiamo al polo scolastico in Contrada Ceramidio a Cirò Marina, al Liceo socio pedagogico Gravina nel quartiere di Via Acquabona a Crotone, al Liceo Scientifico di Petilia Policastro e al Liceo Linguistico di Mesoraca. E sempre per quanto riguarda la Provincia di Crotone andrebbe previsto un restauro e un risanamento di tipo conservativo del Liceo Classico Pitagora con una particolare attenzione al giardino esterno e alla palestra. Sulla realizzazione del nuovo Liceo socio pedagogico di Crotone ci sarebbe da fare un ulteriore e più ampia riflessione che si rimanda, per il momento, ad un nostro prossimo intervento. Adesso ci preme sottolineare che l’Istituto, la cui costruzione fu interrotta per la rilevazione, durante gli scavi, di reperti archeologici di notevole interesse, si trova all’interno del quartiere di Via Acquabona che, a sua volta, è in parte interessato da un progetto di riqualificazione urbana all’interno di Agenda Urbana. Quartiere, per il quale, più che una mera riqualificazione di parte di esso, andrebbe pensata e realizzata una rilevante e ambiziosa progettualità di rigenerazione urbana incentrata sulla realizzazione della Cittadella degli Studi della città di Crotone.
E questo per dare inizio, una volta per tutte, ad un processo di rinnovamento urbano che partendo dal quartiere di Via Acquabona, tra i più complessi e complicati dell’intero sistema urbano crotonese, arrivi ad interessare tutti i quartieri e tutte le contrade cittadine. Una trasformazione del tessuto urbano, imperniato sulla valorizzazione dell’esistente attraverso l’incentivazione del riuso e del riciclo con riduzione a zero del consumo di suolo e che riteniamo non più rinviabile e che non può che partire, a nostro parere, da un quartiere simbolo come quello di Via Acquabona, caratterizzato, da una parte, dal degrado e dall’abbandono, anche da parte delle istituzioni che non hanno saputo o voluto prevenire ed arginare fenomeni d’illegalità diffusa e dall’altra, della voglia di riscatto e di speranza di migliaia di ragazzi e di ragazze che quel quartiere, per la presenza della maggior parte degli edifici scolastici cittadini, frequentano quotidianamente e regolarmente.

Peppino Cosentino
Domenico Critelli
Giovanni Lentini

 

Notizia dell’ultima ora . Sulla GU n. 241 dell’8 ottobre è stato pubblicato il Decreto 15 luglio 2021 del Ministero dell’Istruzione recante Approvazione dei piani degli interventi per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici di competenza di province, città metropolitane ed enti di decentramento regionale e individuazione dei termini di aggiudicazione, nonché delle modalità di rendicontazione e di monitoraggio”. In questa graduatoria la Provincia di Crotone è risultata ammessa a finanziamento per gli istituti : Magistrale “Gravina” di Crotone, Nuovo Polo Scolastico di Petilia Policastro, Polo Scolastico “Gangale” di Cirò Marina e Ipsia “Barlacchi” di Crotone per un controvalore di euro 5.209,007,55.
Un bel risultato del quale ci complimentiamo con gli organi politici e amministrativi dell’ente intermedio .