Rischio idrogeologico: “basta mortificare una popolazione”

Cavallo: "Mentre la città soffre, il Comune perde ingenti quantità di fondi, contributi, aiuti dello Stato che potevano essere destinati al territorio di Crotone e a lenire la sofferenza di tanti cittadini crotonesi".

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Il rischio idrogeologico a Crotone è un argomento che non può essere più sottaciuto, che non deve essere sminuito da chi dovrebbe tutelare la sicurezza dei crotonesi, e che certo non può sbarazzarsi del problema, cavandosela semplicemente con quattro parole, cercando di attribuirne le responsabilità unicamente ad altri enti, quali la Regione Calabria, facendo da scarica barile, lavandosene le mani. Così si mortifica un territorio. Chi indossa la fascia di primo cittadino ha dei precisi obblighi verso i suoi concittadini. Ha onori ed oneri. Non si può continuare a mortificare una popolazione, facendo solo sterili discussioni sulla lista degli interventi da fare sul territorio e in modo particolare sull’ormai famigerato “Canale 19”. Raramente, e di questo non posso che rammaricarmi, in Consiglio comunale vengono discussi punti all’ordine del giorno che riguardano i problemi veri del nostro territorio e dei nostri concittadini, e le poche volte che ciò accade, è solo per l’iniziativa di qualche consigliere comunale. Sovente la discussione che ne scaturisce è avvilente, poiché si mira soltanto a capire come mettere delle pezze a colori, limitandosi, l’amministrazione Voce, ad attuare tutt’al più dei semplici programmi ed interventi a singhiozzo, per tentare di risolvere, di volta in volta e alla meno peggio, problemi la cui risoluzione non può essere più procrastinata. Per alcune situazioni pezze a colori non ce ne sono più. Manca una visione organica di sviluppo della città, una visione in cui la difesa del territorio, la tutela dell’ambiente e gli interventi infrastrutturali costituiscono una parte essenziale di quella che dovrebbe essere una reale ed incisiva azione di una buona amministrazione comunale. Contrada Margherita, ad esempio, non può diventare oggetto di discussione soltanto per quanto riguarda il canale 19, poiché è uno dei più grandi quartieri di Crotone, che non può più essere considerato una periferia avulsa della città nella quale, ogni tanto, si fa qualche piccolo intervento di manutenzione su canali di scolo, cunette e strade. Lì esiste una comunità di uomini e di donne, di famiglie a cui questa amministrazione ha il dovere di dare delle risposte, garantendo loro la sicurezza di cui hanno bisogno ed un programma di sviluppo adeguato alle loro esigenze ed alle loro aspettative. Quando parliamo di Margherita facciamo riferimento, anche e soprattutto, a più di ottanta famiglie. Famiglie che sono senza una casa, oggi sotto sequestro, ma costruita o acquistata con enormi sacrifici. È dovere di questa amministrazione porre rimedio a questa situazione incresciosa in cui si trovano: una situazione nella quale intere famiglie sono costrette a lasciare la propria casa per essere trasferiti in una fredda e desolante palestra scolastica solo perché si prevede l’arrivo di una pioggia. Gli interventi sul canale 19 si devono fare immediatamente. Inoltre, bisogna pensare anche alla comunità che vive nelle contrade nord, dove mancano spazi sociali, luoghi di aggregazione in cui favorire la libertà di espressione e lo sviluppo armonico dell’essere umano. Mi auguro, in conclusione, che l’amministrazione Voce prenda finalmente e definitivamente atto della gravità della situazione ed agisca concretamente per tutelare tutti i crotonesi, e dunque anche quelli che vivono nelle contrade nord. Non c’è più tempo da perdere, occorre intervenire tempestivamente. Mentre la città soffre, il Comune perde ingenti quantità di fondi, contributi, aiuti dello Stato che potevano essere destinati al territorio di Crotone e a lenire la sofferenza di tanti cittadini crotonesi. Personalmente esprimo la mia solidarietà alle famiglie che vivono in località Margherita costrette ad evacuare a causa dell’allerta meteo, nonché ai crotonesi che vivono a Fondo Gesù, Trafinello, Lampanaro, Gabelluccia, che a causa del maltempo e di una cattiva gestione del territorio da parte di chi li amministra, che potrebbe e dovrebbe certamente fare di più per i cittadini, vivono in uno stato di paura e di incertezza. Popolo e identità è vicina ai cittadini e continua a lavorare per i crotonesi. Non ci fermiamo.

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