Rigenerazione urbana e quartieri popolari

È di queste ore l’annuncio del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sullo stanziamento di 2 miliardi di euro alle Regioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.

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Riceviamo e Pubblichiamo:

È di queste ore l’annuncio del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sullo stanziamento di 2 miliardi di euro alle Regioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica. Si tratta del Programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” finalizzato ad intervenire sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica al fine di migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica, la condizione e coesione sociale già previsto dal Fondo Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza. PNRR che ormai, detto per inciso, e per molti anni a venire, sarà l’unica sigla che contrassegnerà tutte le forme di finanziamento nazionali e comunitari per gli enti locali. Un bando rivolto alla riqualificazione e rigenerazione delle case popolari, per la nostra città un pezzo identitario della nostra storia urbana. Un pezzo di storia urbana di quella che fu la città dell’industria e della produzione industriale con la presenza di una classe operaia forte e incisiva e che oggi, tra globalizzazione e pandemia, sta rischiando di perdere financo la dignità stretta tra isolamento e degrado delle periferie. Questi fondi sono stati ripartiti tra le varie regioni, non solo meridionali, e alla Calabria spetteranno 98 milioni su 2 miliardi. Non molti, potevano essere di più, ma almeno ci sono. Le risorse di questo finanziamento escludono il ricorso al Superbonus 110% già finanziato e, da notizie in mio possesso, poco sfruttato dalla maggior parte dei cittadini e delle imprese della provincia. Per una serie di ragioni. La più rilevante, l’arretratezza e l’incapacità della macchina burocratica dei nostri enti. Questa è un’altra occasione, l’ennesima, a cui ne seguiranno tante altre, e tutto questo avverrà in maniera spedita e così veloce che non possiamo e non dobbiamo farci trovare impreparati. Anche se è sempre di oggi la notizia che il Ministro Carfagna ha annunciato ai sindaci meridionali l’arrivo di risorse e, soprattutto, di tecnici in supporto per sfruttare al massimo il Recovery al Sud.

Pe ritornare al bando vi è da precisare che entro il 18 dicembre prossimo ciascuna regione dovrà pubblicare le procedure per l’individuazione delle proposte da parte dei Comuni e degli ex IACP, oggi Aterp, concedendo almeno trenta giorni per la presentazione. I comuni e le ex IACP, oggi Aterp, nei trenta giorni successivi devono presentare progetti esecutivi e cantierabili. Cosa, purtroppo, più facile a dirsi che a farsi e per questo da cittadino attento alle dinamiche in atto nel nostro territorio mi sono sentito in dovere di avvisare l’assessore Carvelli del comune di Crotone di questa notizia estremamente importante per il nostro territorio e per ribadirgli che questa occasione non andrebbe perduta come successo, purtroppo, altre volte. Naturalmente stessa cosa farò per altri amministratori, di mia conoscenza, del nostro territorio.
Tutte queste mie considerazioni, e la mia telefonata all’assessore Carvelli , non devono essere viste e interpretate come una critica , anche se qualcuno la penserà diversamente, ma solo come un invito a darsi da fare subito e in fretta . Senza titubanze. E senza perdere tempo. Sono sicuro che l’assessore nelle prossime ore si adopererà per allertare gli uffici comunali e gli uffici dell’Aterp al fine di programmare e pianificare il complesso e non facile lavoro, per il quale serve, oggi più che mai, un atto di umiltà da chi sta dentro gli uffici dei palazzi. Non aiuta, in questo momento, rinchiudersi nel proprio tecnicismo e nella propria pignoleria ma serve aprire le porte degli uffici ascoltando, e non solo sentendo, i cittadini utenti, le imprese e i professionisti. Anche se piccola questa potrebbe essere una boccata di ossigeno per le imprese e per i professionisti e per i cittadini di quei quartieri, per la maggior parte popolari e periferici, che aspettano segnali di cambiamento. Crotone e tutta la sua provincia, non c’è bisogno di ripeterlo, hanno fame di lavoro e di speranza. Mi auguro che la nuova giunta regionale, la cui composizione è prevista per i prossimi giorni, terrà nella debita e giusta considerazione questo territorio, nella consapevolezza che non parte la Calabria se non parte Crotone e la sua provincia.

Giovanni Procopio
già consigliere comunale di Crotone

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