Noi cittadini crotonesi dimenticati, la giunta comunale ci dia delle risposte

A nulla son servite le numerose richieste di spiegazioni da parte di mamme crotonesi all'assessora Filly Pollinzi che chiusa nel suo castello di cristallo continua il suo silenzio stampa.

Siamo ormai prossimi al mese di dicembre e ancora tutto tace sulla questione asili nido comunali. A nulla son servite le numerose richieste di spiegazioni da parte di mamme crotonesi all’assessora Filly Pollinzi che chiusa nel suo castello di cristallo continua il suo silenzio stampa. Due giorni fa ho incontrato Laura, nome di fantasia, una giovane ragazza madre crotonese che ha una bambina di un anno. Laura vive con la madre anziana e malata e lavora come commessa in un negozio di abbigliamento. Lo stipendio che guadagna ovviamente non le basta per pagare un asilo privato e così ha presentato domanda per l’asilo nido comunale. Il nome della sua bambina figura nella graduatoria peccato, però, che ad oggi gli asili nido comunali giacciono ancora nello stato di abbandono più totale. Per potersi recare a lavoro tranquilla, Laura è costretta a chiedere aiuto ad alcune sue amiche e a lasciare la bambina da loro la mattina e poi andare a riprenderla la sera e in tutto questo prendersi anche cura della mamma affetta da un brutto male. Quella di Laura non è, però, l’unica storia. Le fanno eco tante altre mamme che chiedono a questa amministrazione i loro diritti. “Ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta dalle istituzioni” questo l’eco accomunante. Un’amministrazione forse troppo impegnata a piantare alberelli e a mettere in campo attività ridicole con lo scopo unico di scattarsi selfie autocelebrativi. Attenzione, però, caro sindaco e cara giunta comunale, gli antichi dicevano che “chi si loda s’imbroda” e il primo anno di amministrazione fallimentare ne sono un chiaro esempio. Chissà se questo nuovo ed ennesimo appello verrà ascoltato oppure ancora una volta i cittadini crotonesi saranno dimenticati e messi da parte. Mentre mi accingo a congedarmi da Laura, la sua piccolina mi sorride e in quel momento sento maggiormente dentro di me la responsabilità, che deve accomunarci, che deve animarci, di lottare e lasciare loro un mondo migliore di quello in cui stiamo vivendo. Certamente non mi fermerò qui e starò sempre all’erta chiedendo ancora a voce alta la riapertura degli asili nido comunali che, ripeto, è un diritto di tutti.