Ferrari Presidente! Voce: che sberla! foto

Voce, Venneri e Tonino Barberio travolti: 8 consiglieri su 10 sono dele liste del Sindaco di Cirò Marina che diventa Presidente della Provincia con più del doppio di voti di Enzo Voce che non raccoglie nemmeno il suffraggio di 10 suoi consiglieri comunali

Il risultato che avrebbe segnato una sconfitta, anche sonora, di Voce, era nell’aria; e lo sottolineavano anche le azioni e reazioni attorno ai nostri “Le determine del giorno prima delle elezioni provinciali…” (cliccaci sopra per rileggerlo) ed “Anche noi siamo convinti che il nostro Sindaco farebbe bene a fare bene una cosa sola” (clicca anche qua se vuoi leggere anche questo). Ma quanto fosse forte la sberla che stava arrivando non lo immaginava nè il Sindaco, nè tanto meno lo stesso dottor Iorno e, certamente, nemmanco il dottor Vignis che è pure evidente avesse già preparato gran parte delle “Dichiarazioni del sindaco Voce dopo l’esito delle votazioni per la presidenza della Provincia” (e clicca anche qua). L’entità e le pluridirezioni dalle quali arriva questo schiaffione è cosa non completamente nota nemmeno allo stratega e regista di questa operazione che è certamente Leo Pedace che, sin dall’inizio, ha letteralmente trascinato il Sindaco Ferrari assieme ad Arturo Pantisano (e, dunque, assieme ad un certo pezzo della carcassa del PD) ed alcune operazioni fatte sui comuni (Petilia su tutti) in mano al centrodestra che pur mal fagocitando il rientro di Enzo Sculco, comunque, alla fine, ha sfruttato a pieno i colpi che il sindaco capoluogo si è costruito contro se stesso, in questa mica tanto stramba tornata elettorale.

Ed ecco dunque spiegata la differenza, tonda e sonora, di più del doppio dei voti a favore di Ferrari, e l’ancora più sonora legnata subita dalla lista del Sindaco e dall’ancora più colpita consigliera Dalila Venneri che, speriamo per lei, vorrà evitare di candidarsi anche allo zecchino d’oro nonostante le sue evidenti doti di spettacolo (praticamente da quando è diventata consigliera comunale solo grazie al premio di maggioranza si è candidata prima a Presidente del Consiglio e nel mentre veniva bocciata a tre presidenze ed una vice presidenza di Commissione è riuscita anche a candidarsi alle regionali con noti esiti). E proprio questa bulimia politico avanspettacolesca, oramai tipica dei ristrettissimi di Voce, è divenuta guado più che vetrina; bivio più che cortina. Chissà quando se ne accorgeranno, anzi chissà se mai Enzo Voce lo capirà perchè, perdonateci, a leggere e rileggere la dichiarazione a caldo del Sindaco della città, l’unica cosa che siamo certi non abbia “contato” è che meno di 10 suoi consiglieri comunali lo abbiano votato o saputo votare.

Si perché proprio i numeri sono impietosi: otto su dieci seggi del consiglio provinciale di Crotone sono stati conquistati dalle due liste del centrodestra: Ripartiamo con Ferrari e Provincia futura! Quella che voleva presentarsi come l’aggregazione progressista porta in Consiglio solo due rappresentanti: uno per ogni lista (Per il territorio e Per la città). Nella lista “Ripartiamo con Ferrari” (29,900%) sono stati eletti Vincenzo Lagani (presidente facente funzioni uscente e il più votato in questa tornata elettorale), Umberto Lorecchio, Teresa Ferrazzo e Francesco Sirianni. La lista “Provincia futura” (31,602%) ha eletto Giuseppe Fiorino, Fernando Militerno, Fabio Manica e Raffaele Gareri. Voce e Barberio (l’altro plurisconfitto) portano dunque in Consiglio solo l’ex facente funzione Giuseppe Dell’Aquila (lista Per il territorio 13,854%) e Domenico Lo Guarro (Per la città 12,80%) con buona pace, appunto, di Dalila Venneri&C.