Bugie e zero tituli: le pagelle di fine anno dell’amministrazione Voce

Un altro anno volge ormai al termine ed è giusto tirare le somme e consegnare pure qualche pagella.

Un altro anno volge ormai al termine ed è giusto tirare le somme e consegnare pure qualche pagella. Iniziamo con le istituzioni che stentano a farle loro, eppure trascorso più di un anno, e sembra un’eternità, da quando la squadra arancione populista, guidata dall’ingegnere Vincenzo Voce, espugnando le forze nemiche, ha conquistato il palazzo comunale al grido di “legalità, legalità”, aveva invece, con soli pochi mesi di vita, fatto un proprio bilancio con relativa conferenza stampa fiume. E si proclamava una nuova alba: si prospettavano sulla città di Crotone cambiamenti anche se già dai quei primi mesi la macchina amministrativa mostrava la propria incapacità politica. Tra ceffoni presi in faccia e siparietti degni dei migliori cinepanettoni, il sindaco più amato d’Italia (a detta sua e dei suoi proselitismi); la sua giunta non ci ha fatto certamente annoiare donandoci ogni giorno materiale su cui discutere. Andiamo al dunque e tiriamo le somme, vediamo chi può considerarsi promosso, rimandato o bocciato. Iniziamo, ovviamente, dal carissimo primo cittadino. Non basterebbe un libro per descrivere le performance personali del buon padre di famiglia: un merito, tutto suo e secondo i suoi parametri, gli va comunque dato e cioè quello di essere riuscito a portare, in 13 mesi, le sue preferenze, passando dai 16.434 voti del ballottaggio, oppure dai (metti il dato suo delle regionali) ad appena 600 voti, frutto sia della propria incapacità politica che di una protervia e arroganza da guinnes dei primati. Pinocchio collodiano del presente, stratega mancato, se dovessimo dare un voto per la sua attività amministrativa sarebbe 2, se proprio vogliamo essere buoni. Per protervia ed arroganza voto 10. Passiamo poi, agli assessori. Scena muta in un anno per il buon assessore Carvelli, solo qualche scatto fotografico per tranquillizzare i suoi della sua presenza ma nulla più. Voto: Non classificabile. Passiamo all’assessore Bossi. Il tanto osannato assessore allo Sport, al Turismo e allo Sviluppo, ha il primato per il gran numero di bandi andati deserti. Meglio stendere un velo pietoso sulla questione piscina olimpionica che, secondo l’illustre assessore, sarebbe dovuta riaprire a novembre. Bisogna, però, capire di che anno? Attendiamo ora l’esito dei progetti CIS, per ora 3 in pagella. Ha presentato più libri lei in un anno che il Salone dei Libri di Torino, stiamo parlando dell’assessora alla Cultura, Rachele Via. Libri a volontà in una città però in cui fino al 15 dicembre scorso è stato negato ai bambini il servizio scuolabus. Ahi, ahi, voto 3. Un bel 2 in pagella per l’assessora Filly Pollinzi, finita al centro di diatribe nei giorni scorsi, che a parte selfie autocelebrativi con le consigliere, ha fatto riaprire gli asili comunali solo dopo l’Immacolata provocando non pochi disagi a donne lavoratrici per spendere i soldi della ripresa da Covid rivolti alle famiglie in favole sotto l’albero. Altro non classificabile sarebbe il voto che spetta all’assessore Sorgiovanni. Ma la sua ardua impresa di perdere ben 15 milioni di euro (in realtà potevano arrivare fino a 45) destinati alla riqualificazione del quartiere Fondo Gesù appellandosi al TAR che lo ha buggerato, gli fanno meritare 0. Stesso voto per l’assessora Parise (chi l’ha vista, dopo l’incursione in Akrea, vi preghiamo di contattarci). Non giudicabile l’assessore Filiberto (da poco subentrato al posto di Cretella); mentre per l’assessore Scandale e per l’assessora alla Salute Carla Cortese preferiamo farvi fare la media di cui sopra visto che si chiude Crotone Sviluppo e pure qualsiasi forma visibile di sostegno ed informazioni all’emergenza covid. Infine, come non ricordare l’illustre assessore Cretella, vittima autoimmolata se vogliamo osare, al quale diamo un bel 1: come la voglia di assumere chiunque faccia parte di graduatorie esterne alla città e pure alla provincia. Questa sua stravagante idea di attingere alle graduatorie di comuni che poco o nulla hanno a che vedere con le necessità ed esigenze del nostro comune, ha, di fatto, snobbato i cittadini crotonesi. Nessuna sufficienza, tutti rimandati o meglio bocciati. E allora, signor sindaco e uomini della corte fateci un enorme favore, l’anno volge ormai al termine, rassegnate le dimissioni e andate a casa, almeno finché il tempo dell’intervento di altri pezzi dello Stato non vi costringa. Poco o nulla si può dire della Provincia di Crotone se non che si è salvata da Voce con un nuovo Presidente Ferrari chiamato a chiudere la lunghissima stagione dei facente funzione. L’Asp di Spirlì cerca di non farsi affogare dal Covid ma non ha a disposizione budget che dovrebbero arrivare da una classe dirigente divenuta solo digerente (voto 5 visto che fa media con il San Giovanni di Dio che meriterebbe ben altro voto). Mentre a Monsignor Panzetta, si perché per noi la Chiesa è un’Istituzione importantissima) rivolgiamo solo una preghiera: Che Dio ci aiuti!!!