L’autenticità delle sottoscrizioni è evidente come l’incapacità e l’arroganza di Voce

I Consiglieri di minoranza: "una forte preoccupazione per le sorti della città che pervade anche consiglieri di maggioranza, e alcuni di loro, nelle scorse settimane, hanno platealmente e pubblicamente dimostrato il proprio disappunto rispetto ai rapporti, alle relazioni, anche umane, alle modalità e ai contenuti con cui Voce ha governato la città."

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Apprendiamo che il Sindaco Voce, pur di dare contenuti ad una conferenza stampa nella quale, semmai, bene avrebbe fatto a parlare della Città, si è perso in pettegolezzi, illazioni, false accuse che sono proprie del personaggio. Mai si era arrivati al punto, nel nostro Consiglio comunale, di tacciare l’avversario di falso e, del resto, da Voce ci aspettiamo di tutto. Per prima cosa, perciò, e non sarebbe neppure da ribadire, confermiamo l’autenticità delle sottoscrizioni apposte in calce al documento finalizzato a proporre una mozione di sfiducia. Date le premesse, non sarebbe necessario aggiungere altro. È evidente, infatti, considerazioni politiche a parte, che il Sindaco Voce non è più nelle condizioni di esercitare il suo ufficio. Che poi, uno dei consiglieri firmatari (Andrea Tesoriere), secondo la versione dei fatti dallo stesso confermata, abbia maturato l’idea di prendere le distanze dal documento per non aver condiviso la metodologia adottata per proporre la sfiducia del sindaco e lo abbia comunicato telefonicamente al diretto interessato senza negare la propria sottoscrizione, è un’altra storia e non è questa la sede per discuterne. Di certo, resta l’amaro in bocca per una vicenda che Voce ha artatamente strumentalizzato senza, vieppiù che se ne comprendano gli intenti. Nella foga giustizialista, infatti, non è chiaro da cosa intenda tutelarsi atteso che il documento “incriminato” è un atto interno al gruppo di opposizione. In questa sede vogliamo soprattutto ribadire con forza che questa nostra Città merita un’alternativa e che noi tutti siamo disposti a confrontarci, all’indomani del venire di questa infausta amministrazione, per costruire le basi di una ripartenza necessaria ed a portata di mano. Non è un mistero che da tempo c’è un dibattito che mette insieme non solo i consiglieri comunali d’opposizione, ma è via via venuta in emersione una consapevolezza e una forte preoccupazione per le sorti della città che pervade anche consiglieri di maggioranza, e alcuni di loro, nelle scorse settimane, hanno platealmente e pubblicamente dimostrato il proprio disappunto rispetto ai rapporti, alle relazioni, anche umane, alle modalità e ai contenuti con cui Voce ha governato la città. Il fatto che l’opposizione, formata da diverse sensibilità e appartenenza politiche, si sia incontrata compatta e con determinazione per confrontarsi con parti della maggioranza per manifestare una comune volontà a porre rimedio ad una situazione ritenuta oramai insopportabile, non solo per loro ma anche per l’intera opinione pubblica cittadina, è il segno preciso della necessità di porre fine ad un’esperienza amministrativa fallimentare, incapace di dare risposte alle esigenze, alle necessità e ai bisogni della città. In questo senso si sta discutendo per dare base politica, programmatica, strategica e di prospettiva ad un comune desiderio e sentimento di ridare dignità e speranza a Crotone. Mentre noi lavoriamo per il bene della città, il sindaco Voce, piuttosto che provare a confrontarsi, continua imperterrito nel dileggio e nell’offesa. Resta inteso, comunque, che ci riserviamo di tutelarci nelle sedi opportune a fronte delle paradossali e calunniose accuse che ci sono state rivolte.

    Seguono firme: Andrea Devona, Giuseppe Fiorino, Fabio Manica, Antonio Manica, Alessia Lerose, Fabiola Marrelli, Carmen Giancotti, Fabrizio Meo, Antonio Megna, Danilo Arcuri, Mario Megna, Andrea Tesoriere

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