Legalità e dintorni

Monte: "Non so quante volte si legge, si scrive, sul termine “legalità” talmente abusato da risultare falso e fuorviante".

Più informazioni su

Riceviamo e Pubblichiamo:

Non so quante volte si legge, si scrive, sul termine “legalità” talmente abusato da risultare falso e fuorviante. Perciò non dirò, a proposito di quel che accade dalle nostre parti ai danni del bene comune variamente inteso e delle privazioni subite in silenzio dai “sudditi” ignoranti ed ignari di tutto. Secondo alcuni, si capisce. Non scriverò dicevo il termine legalità. Ciò detto come vogliamo definire a proposito di espropri non proprio proletari, lo scippo di oltre un milione di euro del segretariato regionale del Mic (leggi ministero della cultura), per “bonificare” una piccola area del castello/fortezza, chiuso per generosa attenzione nel lontano aprile del 2018, dalla senatrice e mai più riaperto? Somma sottratta ad un progetto (Antica Kroton) destinato a cambiare le sorti – se ben eseguito – di una città priva di futuro e di visione. Fondi che a detta di chi si intende di legalità, il Ministero non ha e quindi rompiamo  il salvadanaio del popolo “bambino”, tanto che se ne fanno… Ed ancor più grave, sempre in termini di legalità, la scheda di AK che prevede l’esproprio di terreni di privati in parte e di pertinenza dell’ente provincia di altri, dal costo di oltre dieci milioni di euro e di 350.000 euro di espropri di alcuni “amici” del palazzo, i quali vedrebbero valorizzati i loro terreni e che c’azzecca con l’Antica Kroton? Poi ci sarebbe tanto altro, ma ci sarà modo e luogo per raccontare ancora ed ancora. Per quel che ancora posso non starò a guardare, come sempre. Ma la domanda è: illegalità è sollevare l’ira della pregiata commissione antimafia, della commissione cultura e di quella dell’istruzione e non so quale altra, per una canzoncina ammiccante alla ndrangheta? Puro infantilismo politico (con tutta la tenerezza di cui son capace per i bambini), da parte e lo dico con dispiacere, di una esponente di alto livello come una senatrice della Repubblica Italiana e non dei regimi autoritari. Dunque restituite i soldi sottratti ad AK, cancellate i milioni per strade e marciapiedi in mezzo ai calanchi. Per la tanto desiderata da parte del dott. Patamia (segretariato del ministero cultura per la Calabria) e compagni di merendine, la bonifica nel castello, con il cinico compiacimento della senatrice, ex 5 stelle, il milione è un atto legale o  è meno di una canzonetta malandrina?

Più informazioni su