Mai così in basso come ora: i giochi strategici di un sindaco politicamente incapace

Una classe politica guidata da un giullare di corte con la fascia tricolore che si crede burattinaio ma alla fine altro non è che un burattino, manovrato dagli stessi che, negli anni, hanno affossato questa città con lo scopo solamente di arricchire il proprio smisurato ego

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Mai così in basso come ora. Toccare il fondo sembrava una mission impossible e invece è solida realtà che invece si è stati capaci di scavare per trovarne un altro di fondo! In una città, come Crotone, che vanta un patrimonio storico, artistico e culturale da far invidia a tante altre città d’Italia. Ma ahimè è così. E non è colpa dei cambiamenti climatici, né di un fattore esterno, ma di una classe politica nettamente incapace di dare una sola risposta concreta ai bisogni dei cittadini.
Una classe politica guidata da un giullare di corte con la fascia tricolore che si crede burattinaio ma alla fine altro non è che un burattino, manovrato dagli stessi che, negli anni, hanno affossato questa città con lo scopo solamente di arricchire il proprio smisurato ego, sostenuto da altre marionette che, pur di occupare un posto di rilievo, sarebbero disposte a vendere anche l’anima al diavolo.
E pensare che alla vigilia doveva essere il governo del cambiamento e della legalità.
In 16 mesi si sono scambiate, e ci si appresta a cambiarne altre, comparse, ma la minestra è sempre la stessa.
Progetti farlocchi e mancati, deblacle a volontà ed una presunzione inaudita scaturita da un’evidente ignoranza, culturale, strutturale e persino, emotiva.
Assessori e consiglieri che in questo primo anno di amministrazione si sono mossi in un teatrino di cartapesta con un incredibile gusto di offendere e denigrare la dignità di padri di famiglia che ogni mattina lavorano sodo per guadagnare un pezzo di pane e che avrebbero solo voluto riferimenti, più che aiuti; con giovani costretti a fare le valigie e andare via dalla propria terra e ai quali non viene data la possibilità di inserirsi nella società; di cittadini malati costretti a lunghi viaggi di speranza per curarsi, ed avere quel barlume di speranza di vivere, e di sognare, almeno!
È l’immobilismo e l’improvvisazione amministrativa sono ste le uniche risposte travestite da legalità di maniera, tanto cara all’illustre sindaco? No, sta andando peggio! Ci sono ancora gli aliti di quei stanchi, mai troppo dei soliti per davvero, partiti da incendieri e fieri ma che poi, pur di avere gloria e fama, son finiti, come direbbe Rino Gaetano, tutti nel letto di Lucia! Denunciano e tornano indietro; dicono bugie, ed una volta disvelati si ergono a professionisti del nulla, laureati di carta e sapone. È forse legale che consiglieri comunali non siano vaccinati e portino avanti una campagna no-vax e no green-pass ed entrano ed escono dal palazzo comunale senza sé e senza ma?
Gli stanchi non sono poi così stanchi dal momento che hanno sempre fatto della lealtà e della legalità il loro biglietto da visita? Hanno speso una sola parola nel merito, sui soldi distratti dal sociale per far giocare i propri a feste e favole?
Ma si sa, quando si entra nel letto di Lucia accade che: o si scende a compromessi o si torna nel nulla. Nulla come sono quei batti e ribatti di consiglieri, assessori e dell’illustre primo cittadino che pur di giustificare il proprio stipendio (ed addirittura aumentarselo) preferiscono perdersi in chiacchiere inutili quanto aberranti.
Il sindaco stratega, però, non molla e invece di sventolare bandiera bianca e andare a casa, si gioca l’ultima carta a sua disposizione, il rimpasto di giunta
A nulla è valso il tentativo del leader stanco che, in un comunicato, ha elogiato (loro se la cantano, loro se la suonano) il lavoro fatto fino ad ora dagli assessori. Meglio stendere un velo pietoso, soprattutto, dato che l’illustre primo cittadino ha risposto facendo esattamente il contrario e cioè mandando a casa tutti gli assessori. Una bocciatura? Credo proprio di sì, anche se l’inarrestabile sindaco cerca di difendere come sempre l’indifendibile, ma ormai non ci si scandalizza più.
Di che morte moriremo lo sapremo nelle prossime ore, tra toto-nomi e rifiuti, il giullare di corte riuscirà ad allietare un nuovo maestoso banchetto? Ai posteri l’ardua sentenza, in ogni caso c’è anche un’altra strada che è quella più semplice e lineare, andare a casa perché francamente la gente inizia ad essere stanca dei giochetti di prestigio di un sindaco inetto ed incapace politicamente parlando.

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