Le differenze sono e costituiscono la ricchezza dello stare insieme: la politica è confronto

Giovanni Lentini entra nella discussione fra consiglieri comunali e Sindaco sulla questione dello sviluppo programmatico della città

riceviamo e pubblichiamo:

Ho letto il documento del 16 febbraio 2022 dei consiglieri comunali di Crotone Giuseppe Fiorino , Fabio Manica , Andrea Tesoriere,  Fabiola Marrelli , Antonio Manica , Enrico Pedace, Mario Megna, Carmen Giancotti, Alessia Lerose, Vincenzo Familiari e Salvatore Riga. L’ho trovato interessante e stimolante. Un bel documento il cui contenuto aveva la sola ambizione di rappresentare uno stimolo al dibattito generale, al confronto programmatico e all’affermazione di una nuova classe dirigente. Ho letto anche la risposta del Sindaco Voce  che, sua sponte, con il suo documento si colloca in quel  desueto seppur imperante approccio alla politica fatto di conflitti, ingiurie e irrilevanza. Non sto a rammentare le battute d’arresto o le giravolte piuttosto che le cadute di stile da parte del Sindaco Voce , dal momento che sono già acquisite al repertorio dell’inconcludenza e dell’inutilità. Mi sarebbe piaciuto e mi piacerebbe invece che il sindaco Voce avesse spiegato e spiegasse ai consiglieri comunali, ma ancor prima ai crotonesi , del perché da oltre un anno di  amministrazione non si sia provveduto a dare una svolta alla definizione del PSC (Piano Strutturale Comunale)  con un urbanista di spessore nazionale per ripensare e ridisegnare la Città dei tre millenni.  Ancora meglio un PSA (Piano Strutturale Associato) in sinergia con i Comuni confinanti. In ogni caso uno strumento Urbanistico costruito con il consenso diffuso e non sotto dettatura. A riguardo ritengo che il Sindaco più che dimenarsi ed agitarsi  dovrebbe chiarire le dichiarazioni dell’ex Consigliere e Assessore Sorgiovanni che ha denunciato pressioni di non meglio identificati “poteri occulti” parenti stretti dei “poteri forti”. Mi sarebbe piaciuto e mi piacerebbe che il sindaco Voce avesse parlato e parlasse di Porto e Aeroporto che sono due infrastrutture esistenti e strategiche seppur sottoutilizzate e a rischio inattività. Mi sarebbe piaciuto e mi piacerebbe che il sindaco Voce , nella qualità di primo cittadino del comune capoluogo , avesse sollecitato e  sollecitasse  una riflessione politico istituzionale sul rischio che la Provincia di Crotone non resti schiacciata e marginale rispetto all’area Centro e alla macro Provincia di Cosenza. Per tutto questo, e per altro ancora , ritengo utile che gli 11 consiglieri, senza tentennamenti  e infingimenti, rimarcassero la loro appartenenza ad una precisa area moderata, liberale, democratica e popolare per un maggiore protagonismo dell’area territoriale che, mi pare , loro aspirano a rappresentare assieme ad altri , non da soli e non in solitudine, pur nella diversità delle opinioni. Senza lasciarsi fuorviare dal mito dell’unità e dell’unanimità e della condivisione a tutti i costi. Le differenze sono e costituiscono la ricchezza dello stare insieme e il  confronto, seppure aspro talvolta, resta il “sale della democrazia”. E dal confronto nessuno dovrebbe sottrarsi. Mi piacerebbe inoltre che gli 11 consiglieri , a cui mi auguro se ne aggiungeranno altri, iniziassero ad interloquire , con autorevolezza e competenza, con i Governi Nazionale e Regionale , per recuperare il primato che spetta al Comune di Crotone . Accettino , senza paura e senza timore alcuno,  un confronto in campo aperto . E alla luce del sole . Una sfida , non solo al loro sistema politico di riferimento , ma all’intero sistema politico territoriale . Per mettere in campo le energie migliori e a superare stucchevoli liturgie e bizantinismi che hanno prodotto i risultati di ieri compresi quelli di oggi. E lo facciano il prima possibile senza lasciarsi sviare  e influenzare da niente e, soprattutto, da nessuno . Soprattutto da parte di chi , per grazia ricevuta , oggi ricopre , senza onore e senza dignità, cariche istituzionali impensabili e inverosimili per capacità ed attitudini , del resto non più replicabili. Crotone e il territorio provinciale hanno bisogno di forze giovani e responsabili . Di una classe politica e dirigente nuova capace di rappresentare la straordinaria  complessità di una società che , da oltre trent’anni , brancola nel buio e non riesce ad avere un progetto e una visione strategica. Io  confido in loro e nei giovani come loro presenti in altri schieramenti politici . E tanti come me.  E per questo, se lo vorranno e se lo riterranno utile e necessario, non mancheranno suggerimenti , indicazioni e proposte. Per trasformare Crotone. Per trasformarla e per creare le condizioni per una città  delle opportunità. E della solidarietà . Della sostenibilità. E della resistenza. Sta a loro  “cercare e saper riconoscere chi e che cosa , in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”. Giovanni Lentini