Akrea, da società in house a multiutility

Lentini e Critelli: "Il comunicato dei consiglieri di opposizione, primo firmatario Arcuri, e la conseguente  replica del Sindaco Voce, sembrano due modi quasi speculari di fare politica".

Dietro ogni problema c’è un’opportunità
Galileo Galilei

Il comunicato dei consiglieri di opposizione, primo firmatario Arcuri, e la conseguente  replica del Sindaco Voce, sembrano due modi quasi speculari di fare politica. Uno scambio di accuse scontato ed anche improduttivo , dal momento che entrambi, candidati a Sindaco, dovrebbero proporre soluzioni ed incrociare le rispettive funzioni di governo e di controllo. Nient’altro, e non sarebbe poca cosa. D’altro lato la risposta del Sindaco Voce , ancora una volta , e crediamo non sarà neanche l’ultima, dimostrazione più che plastica  della sua inadeguatezza e della sua incapacità a ricoprire il ruolo. Che Akrea oggi rappresenti una emergenza preminente è noto ai più, giacché il servizio di raccolta dei rifiuti e non solo, vive di emergenze cicliche e irrisolte. Continuare a constatarne lo stato comatoso è altrettanto banale, tanto quanto provare ad attribuirne la colpa a questa o a quell’altra amministrazione, o anche a tutte le altre, dal momento che tutti hanno contribuito all’inoperatività della partecipata. Occorre una riorganizzazione strutturale della società, non più procastinabile, che metta a sistema i servizi essenziali, dal ciclo potabile a quello della depurazione e dei rifiuti nel quadro normativo nazionale e per dotarsi di una azienda con capacità tecniche e manageriali per esplorare e concretizzare le opportunità di riqualificazione energetica nell’imminente futuro. Comune e Provincia, sorrette dall’Assemblea dei Sindaci che poi costituiscono l’ATO, dovrebbero aprire la compagine sociale ad aziende private ancora meglio se di peso nazionale. Società delle quali l’energia, la ricerca correlata, l’ambiente, ne costituiscano il “core” business. Sarebbe opportuno, quindi, intavolare un confronto con società come Eni o A2A, leader nel settore e presenti sul territorio, per definire, insieme, un inedito riassetto e concentrazione delle partecipate Crotonesi. Riassetto che conduca alla istituzione di una grande multiutility, ancora meglio se di respiro provinciale e , in prospettiva , di area vasta  , capace di programmare , conformemente con le linee guida di sviluppo delle moderne green e smart city, i servizi essenziali.

Non basta pubblicare qualche invito a compiere la raccolta differenziata per adempiere al proprio dovere. Occorre rinnovare il parco macchine e gli impianti per la raccolta, il trasporto, il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti.
A tal proposito l’opposizione, meglio ancora se l’intera Assise comunale , avrebbero dovuto pretendere chiarimenti dal Sindaco in merito ai bandi indetti dal Ministero della Transizione Ecologica, Missione 2 Componente 1.1 del PNRR, i quali prevedono diverse linee di intervento e relativi fondi per l’ammodernamento, l’ampliamento e la meccanizzazione degli impianti per il differenziamento, la raccolta e il trattamento dei rifiuti, con scadenze fissate tra il 16 e il 23 Marzo. Sarebbe occorsa , e occorre, senza perdere tempo con chi non vuole intendere ,  una interrogazione al Sindaco e al presidente di Akrea affinché vengano illustrate le proposte presentate o da presentare per accedere ai fondi stanziati. Perdere anche questa occasione sarebbe grave ed ingiustificato, tanto da motivare una richiesta di dimissioni immediate dell’intero Consiglio d’Amministrazione della società, dal momento che l’Assessore all’ambiente coincide con il Sindaco e quindi è impensabile che il Consiglio venga dimissionato dal suo principale responsabile. Restiamo in fiduciosa attesa che qualche atto sia stato prodotto. Sarebbe questa l’unica risposta accettabile . E al di sopra delle liti e dei litigi . Tra maggioranza e minoranza o all’interno della stessa maggioranza . I cittadini non si appassionano ai teatrini.
Alessio Critelli
Giovanni Lentini