Crisi idrica: “la solita sterile e populistica tiritera”

Acri, Lo Guarro, Facino, Ceraudo, Mungari, Tallarico, Vrenna e Liguori rispondono a quanto scritto da Andrea Tesoriere nei giorni scorsi.

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Ci saremmo aspettati dal collega consigliere Andrea Tesoriere (link) parole di plauso per come l’amministrazione, attraverso il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, ha gestito la crisi idrica di questi giorni.
Riconoscenza per tutte le realtà che sono state coinvolte e che sono state impegnate senza sosta per limitare i disagi alla comunità cittadina.
Ed invece ci ritroviamo la solita sterile, populistica tiritera con l’aggravante di addossare responsabilità a chi non ne ha.
Il consigliere Tesoriere sa benissimo di chi è la competenza della grande adduzione, che ricade sotto l’egida regionale. Sa benissimo, ma finge di non sapere, che in questi mesi le interruzioni idriche che si sono verificate in città non sono addebitabili né all’amministrazione comunale né a Congesi che gestisce il servizio idrico cittadino.
Non ricorda che in questa materia, l’amministrazione ha fatto tutto quello che rientra nelle proprie competenze, a cominciare dalla progettazione del recupero e riuso delle vasche di S. Giorgio che consentirebbero, a pieno regime, di poter sopperire per più giorni ad una eventuale interruzione del servizio idrico.
Il progetto esiste, è stato presentato ai sensi del bando dei Contratti Istituzionali di Sviluppo e si attendono le relative determinazioni.
Il sindaco ha anche scritto al presidente della Regione affinché si possa prevedere un finanziamento che accelererebbe le procedure.
Ma è chiaro ed è comodo alimentare spinte populiste.
Se il consigliere Tesoriere vuole raccogliere firme lo faccia pure ma  deve indirizzare l’oggetto delle stesse a chi ha reali responsabilità nella gestione del servizio idrico.
I consiglieri comunali:
Paolo Acri
Domenico Lo Guarro
Santo Facino
Domenico Ceraudo
Floriana Mungari
Ginetta Tallarico
Giada Vrenna
Paola Liguori

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