Bausone: “da Afflitto bugie e malafede, è peggio del Pinocchio di Collodi”

La già candidata del M5S alle elezioni regionali replica al Consigliere Regionale Afflitto

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riceviamo e pubblichiamo:

Francesco Afflitto si stupisce che siano emerse le falsità ideologiche dei documenti da lui prodotti nel primo grado della causa di ineleggibilità, dove suoi sodali attestavano che lui era un mero sottoposto, quasi un passante dell’Asp di Crotone. Invece, come è emerso dal Fatto Quotidiano, testata notoriamente vicina alla forza politica che l’indagato Afflitto rappresenta in Consiglio regionale, che lo stesso Afflitto, sotto giuramento, ha dichiarato nel Processo Stige davanti al Tribunale pitagorico di essere “responsabile della medicina legale” nonchè “responsabile della medicina necroscopica della provincia di Crotone”. Esattamente le cariche contenute nel curriculum da lui stesso pubblicato sul sito della Regione Calabria nel 2020 e nel 2021 a favore degli elettori. Esattamente lo stesso curriculum che davanti al Tribunale di Catanzaro ha sconfessato per il tramite del suo avvocato-portaborse pagato dai cittadini, arrivando a sostenere l’assenza di qualsivoglia responsabilità lavorativa, traendo in inganno i giudici con questo bieco gioco delle tre carte. Non va dimenticato, però, che il pubblico ministero nelle cause di ineleggibilità è presente e, certamente, queste dolose “discrasie” non sono destinate a passare inosservate. Dica, quindi, Afflitto, se ha reso falsa testimonianza nel Processo Stige davanti anche ai magistrati della Dda guidata da Nicola Gratteri, oppure ha mentito dinanzi al Tribunale di Catanzaro, con “trucchetti” azionati per salvarsi dalla decadenza. E’ bene che sappia il Consigliere, quindi, che a furia di dire bugie, sia che l’interlocutore siano i media (che ringrazio per la costante attenzione e ricerca della verità su questa questione) o che siano i Tribunali, i cittadini o gli elettori, rischia di passare da fantasma di Palazzo Campanella al Pinocchio di Collodi. Già, perchè in oltre sette mesi dalla proclamazione, non ha presentato nessuna interrogazione, mozione, ordine del giorno o proposta di legge, giungendo agli onori delle cronache solo per le nomine dei portaborse e per gli “aiutini” a Forza Italia, partito al quale ha subappaltato la gestione della Presidenza della Commissione di Vigilanza, causando profondi imbarazzi nel Movimento 5 Stelle e al Presidente Giuseppe Conte anche per il mancato taglio del suo stipendio. Ma è il silenzio sulle mafie di Afflitto ciò che più desta stupore. Solo dopo queste risposte si potrà vedere se c’è fango o malafede. (Alessia Bausone – già candidata del M5S alle elezioni regionali)

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