Patamia e la sua Antica Kroton

Monte, Sestito e Irritale: "Da questo tizio la città di Crotone, nell’ambito della tutela e della valorizzazione del suo patrimonio culturale, non ha traccia se non fugaci e quasi clandestine presenze a certi tavoli".

Siamo ben consapevoli che quasi nessuno conosce un signore, funzionario per conto del Ministero dei beni culturali, tale dott. Patamia, prossimo al pensionamento. Costui, in buona compagnia di altri, afferma di tenere alla città di Crotone, ad esempio l’Antica Kroton, divenuta una brodaglia insapore e che da uomo fedele alle istituzioni intende seguire anche da pensionato il lavoro iniziato e senza dimenticare il castello di Carlo V (a proposito a che punto è?). Ovviamente non gratuitamente e questo forse è il male minore. Da questo tizio la città di Crotone, nell’ambito della tutela e della valorizzazione del suo patrimonio culturale, non ha traccia se non fugaci e quasi clandestine presenze a certi tavoli. Oltre a presiedere comunità di galantuomini con grembiulino immacolato. Chiede di rimanere perché deve finire il lavoro, compreso aspettare la considerevole cifra di oltre un milione di euro, sottratti ad Antica Kroton, per una bonifica nella fortezza considerata da questo a dismisura. Certo le autorità locali compiacenti, quelle regionali anche e delle deputazioni romane non si hanno notizie e poi fa caldo antò… Dunque una città intera in mano a certe squadre di sabotatori della storia, della memoria, contando anche su quelli che per le loro competenze professionali, li vedi solo sorridere a 360 gradi nei selfie di circostanza. Nulla di più, se non qualche timido comunicatino per non disturbare più di tanto. Una città che fatica ad alzarsi, perché non sa, non capisce tante manovrine di chi aspetta non briciole, ma potere, visibilità e tanto altro. Dunque gentile dott. Patamia, non ti vogliamo e non farti vedere in città perché non ne sei degno. Cercati una panchina da ricco pensionato e dai da mangiare solo ai piccioni.