Italexit per l’Italia con Paragone: fare cultura, incontro con gli artisti a Crotone: il Maestro Enzo Fabbiano foto

Un altro incontro, voluto fortemente dal coordinamento cittadino, perché si crede fortemente, che la politica non esclude la cultura, e viceversa.

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Il coordinamento cittadino di Italexit con Paragone di Crotone, in sintonia  con il coordinamento provinciale, prosegue il viaggio del percorso culturale intrapreso, per evidenziare gli artisti locali che contribuiscono ed aiutano ad ampliare ed incrementare il  “fare cultura” attraverso le arti ed il virtuosismo.

Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo incontrato, nella sede cittadina, alla presenza di un attento pubblico, il maestro Enzo Fabbiano, nato ed ora residente a Crotone, che opera tra Roma ed il Regno Unito. appassionato di pittura fin dalla giovane età. Innumerevoli le “PERSONALI” tra Crotone, Roma, Venezia, Praga, Londra, Hangzhou (Cina).
Numerose le RASSEGNE D’ARTE:  Artrooms,  Londra; Biennale di Venezia 54° edizione; “Festival Internazionale dell’Arte per il Dialogo e la Pace”; Ambasciata della Repubblica dell’ Iraq presso la Santa Sede – Roma; Istituto Italiano della Cultura – Copenhagen;   nonchè Berlino, Helsinki–Istituto Italiano di Cultura;
Tanti hanno scritto ed espresso lodi sull’artista, tra gli altri: Giuseppe Parisi, Concetta Bevilacqua, Giorgio Di Genova, Luigi Tallarico, Pino Pantisano, Lodovico Gierut, Giulia Sillato, Roberto maria Siena, Enzo Le Pera, Sebastiano De Fonte, Lucia Messina, Tiziana Todi, Gianfranco Labrosciano. Proseguendo  l’incontro, il Maestro ha illustrato le varie tecniche pittoriche, l’evolversi delle stesse, l’andamento delle peculiarità profonde ed intime che si trasmettono su tela.
Un altro incontro, voluto fortemente dal coordinamento cittadino, perché si crede fortemente, che la politica non esclude la cultura, e viceversa. Restiamo impegnati e convinti  di questo percorso iniziato, che proseguirà con altri artisti locali, per  far conoscere quanti operano in questa area trascurata, ma che ha consentito e consentirà il divulgare del “fare cultura”.

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