Le conferenze di servizio per deturpare il territorio con la latitanza di tutta la classe dirigente

Il dottor Vincenzo Garrubba torna sul "decidendo" rilascio di una concessione demaniale marittima per 40 anni finalizzata alla installazione e l’esercizio di un parco eolico off-shore

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    Egr.io Direttore,

    nel mese di giugno u.s. si è tenuta la conferenza di servizi decisoria per il rilascio di una concessione demaniale marittima per anni 40 finalizzata alla installazione e l’esercizio di un parco eolico off-shore al largo del Golfo di Squillace, di fronte le Castella per intenderci, coordinata dall’eccellentissimo Capitano Aloi della Capitaneria di Porto di Crotone in qualità di Presidente della conferenza stessa. Sebbene invitate la gran parte delle amministrazioni coinvolte direttamente nel processo concessorio di questo MOSTRO ORRIBILE che deturperà per sempre il nostro mare ed il nostro ambiente imbrattando irrimediabilmente il paesaggio si sono date latitanti. Mancavano all’appello tutti i Comuni, tutte le Province e buona parte dei dipartimenti della Regione Calabria interessati. La vicenda avrebbe il profumo di una vigliaccata nauseante, se non fossi certo che trattasi più semplicemente di inadeguatezza della classe politica alle funzioni ed ai ruoli. Per cui, al Comandante Aloi, in evidente imbarazzo per l’ingiustificato deficit di rappresentanze, non rimaneva che aggiornare la conferenza di servizi a breve, con la seguente motivazione: “allo scopo di verificare se la mancata partecipazione sia stata determinata da problematiche di carattere tecnico e se sia possibile dunque, come ritiene auspicabile, svolgere un dibattito più ampio di quanto non si sia potuto fare in questa data, finalizzato a dare un senso alla conferenza“. Per farla breve, in nome della svolta green e della crisi energetica si appresterebbero a stuprare permanentemente il paesaggio, a corrompere definitivamente ed irrimediabilmente la linea dell’orizzonte, oltre che a stravolgere e modificare l’habitat naturale dei fondali marini, a variare le abitudini della stessa fauna marina, comprese quelle migratorie, ed a provocare danni sicuri e definitivi alla pesca; così come non si può trascurare che si andrebbe a compromettere il valore e l’immagine di un luogo incantevole, oltre che a pregiudicare lo sviluppo turistico di qualità della costa e di conseguenza anche i valori delle iniziative imprenditoriali, oltre che quello del mercato immobiliare etc. etc. etc…

    Vincenzo Garrubba

    ED I NOSTRI POLITICI TUTTI ZITTI, per primo l’ei fu siccome immobile ecologista Vincenzo Voce. Una vergogna, lui, proprio lui, deve sapere, se già non sa, che una certa dott.ssa Balanda, per conto della Minerva Vento Srl, ha fatto sapere all’unico rappresentante del Dipartimento dello Sviluppo Economico della Regione Calabria, che solo “salvo fattibilità tecnica”, eventualmente, sarebbero disposti a rivalutare il posizionamento delle turbine al fine di mitigare l’impatto visivo. Avete capito? Quindi solo salvo i loro interessi, sarebbero disposti a valutare se spostare a casa nostra, nel “nostro” bellissimo mare, i cetrioli giganti. Che tracotanza ed arroganza, che comunque avremmo dovuto sapere visti i trascorsi con questi tipi di “imPRENDITORI”. Quindi una neo società il cui capitale sociale è di appena € 10.000, costituita da due soci, uno proveniente da Madrid e l’altro da Milano, sceglie sulla cartina, dopo aver apprezzato l’estrema persistenza e forza delle correnti della zona, di occupare permanentemente l’uscio di casa nostra, quello e solo quello non altri luoghi, senza chiedere “permesso” alcuno, e senza che le comunità locali e le popolazioni abbiano titolo e diritto di dire la propria? O forse proprio perchè sapevano che abbiamo questo tipo di rappresentanza politica? Questa iniziativa non apporterà alcunché al territorio, le assunzioni sbandierate sono solo favolette, basti pensare che il mega parco eolico di Isola Capo Rizzuto, che oramai occupa la bellissima costa e le sue macchie mediterranee, là dove una vota c’era la Valtur, gestito dagli spagnoli di Acciona, occupa appena 10/12 persone, tecnici compresi, e apporterebbe, quando versata, la misera somma di 120.000 euro annui di Royalties al comune ospitante. Allora com’è possibile che tutto possa essere sacrificato e sopportato in nome del supremo interesse delle politiche energetiche nazionali? All’arrogante politica di questi prenditori di risorse e bellezze altrui, si può rispondere solo con una rappresentanza politica adeguata alle sfide dell’epoca, una classe politica che eviti di nascondersi e di “sospendere” il doveroso esercizio delle proprie funzioni per mancanza di conoscenza e di coraggio. Sono necessarie volontà e determinazione nel pretendere (non latitare) ai confronti per cui è necessario ed urgente dotarsi di adeguate e migliori competenze di quelle possedute. Magari se si sapesse che ogni torre può generare profitti sino a 8/900 mila euro all’anno… Beh glielo diciamo, forse servirà a fargli capire quali interessi girano in torno a questo egoistico, devastante e vorace progetto che distruggerà irrimediabilmente luoghi e bellezze unici senza nulla apportare alle comunità. C’è anche da dire che quanto proposto è estremamente carente ed incerto, basti pensare alla prossimità dell’area di concessione individuata che è a ridosso dell’area di pesca, dove prevedono di piazzare 45 aereogeneratori ancorati al fondo del mare ad una profondità che varia tra 1,03 ed 1,2 km con quattro cavi d’acciaio, senza che abbiano in alcun modo considerato l’estrema forza delle correnti e dei venti della zona, la forza e l’energia e l’altezza delle onde che possono arrivare sino a 4 metri, il fatto che trattasi di zone soggette a fenomeni sismici, senza tener conto della propagazione dell’inquinamento acustico anche in rapporto alla profondità/temperatura (tra cui frequenza, intensità, direzionalità), etc. etc. etc.
    Diversi e certi sono, invece, i costi per le comunità, a cui si può aggiungere anche un potenziale rischio di sganciamento degli aereo generatori ed i pericoli connessi. Per questo non è ammissibile e concepibile che superficialmente gli enti locali abbiano disertato l’appuntamento. Proprio da pochi giorni è stata pubblicata la bozza del verbale della seconda conferenza di servizi a cui vi hanno preso parte solo alcune delle amministrazioni locali, ciò che più lascia basito del contenuto del verbale sono le dichiarazioni allucinanti della società Minerva Vento Srl, la quale, tra le altre cose, fa presente agli enti che nella incidenza dell’impatto visivo del campo eolico situato a circa 8 km dalla costa sarebbe anche da tener conto della curvatura della terrestre, si proprio così l’ha detto veramente. Offensivo e deprimente, forse, gli si potrebbe rispondere “siiii bwanaaa”; ma i nostri rappresentanti, con la loro colpevole assenza e mancata comunicazione alle proprie popolazioni, glielo stanno già dicendo, (senza forse).(Vincenzo Garrubba)

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