Replica del presidente del Consiglio Comunale Giovanni Greco

Greco replica all'articolo dello scorso otto luglio.

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Ho letto l’articolo “Il Presidente Greco prova a cambiare le regole a gara in corso” (link) e ho ravveduto la necessità di dovere ai lettori diverse puntualizzazioni.

Il redattore dell’articolo, che non ha assistito alla Conferenza dei Capigruppo citata nell’articolo e che è stato palesemente male informato sia dei contenuti in discussione che dell’andamento dei lavori, afferma che abbia convocato la Conferenza di Capigruppo «al fine di richiedergli un parere in ordine all’interpretazione da dare di un regolamento comunale»; niente di più sbagliato: il fine è stato quello di esprimersi in ordine all’applicabilità oltre il periodo emergenziale della deliberazione di Consiglio n. 101 del 01/09/2021, con cui il Consiglio Comunale ha approvato il “Regolamento per lo svolgimento e la videoregistrazione delle sedute degli organi in modalità telematica e in presenza”.
La questione è prettamente tecnica e necessita, per essere compresa, di conoscere gli antefatti che hanno generato la convocazione della Conferenza dei Capigruppo; antefatti che il redattore dell’articolo in parola evidentemente ignora ma che avrebbe facilmente compreso se fosse stato presente, evitando così di incorrere nelle inesattezze che ha sottoscritto. Il “Regolamento per lo svolgimento e la videoregistrazione delle sedute degli organi in modalità telematica e in presenza” è stato redatto in piena emergenza pandemica per implementare il “Regolamento per la disciplina delle riprese audiovisive, videoconferenza da remoto, pubblicazione e trasmissione delle sedute del Consiglio comunale e di Giunta comunale, nonché delle commissioni e attività istruttorie degli uffici”, approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 174 del 23/10/2020, con un duplice scopo: rendere il “Regolamento per lo svolgimento e la videoregistrazione delle sedute degli organi in modalità telematica e in presenza” applicabile oltre il periodo emergenziale e disciplinare le verbalizzazioni delle Commissioni Consiliari Permanenti ricorrendo alla videoregistrazione della seduta implementata da un sistema di conversione dell’audio in testo scritto.
Orbene, cessato dal 1 aprile 2022 lo stato di emergenza, è insorta la controversia se fosse possibile continuare ad avvalersi delle modalità di riunioni in videoconferenza per gli organi collegiali. A renderne inapplicabile la modalità concorreva il parere del Ministero dell’interno datato 10 giugno 2021 che chiosava: «la norma statutaria che consentirebbe lo svolgimento delle riunioni della giunta in modalità mista anche dopo il superamento della fase emergenziale, potrà trovare applicazione solo nel momento della eventuale esplicita previsione da parte della legge.» Vigeva questo parere quando si è svolto il Consiglio Comunale al quale non ha potuto partecipare il Consigliere Danilo Arcuri.
Ne è derivato un dibattito che ha indotto il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali a emettere la Circolare n. 33 del 19 aprile 2022 in cui è riportato il parere dell’Avvocatura Generale dello Stato che, alla luce del quadro normativo di riferimento e delle disposizioni di legge, «conclude ritenendo che “gli Enti locali possano, nell’ambito delle propria potestà regolamentare, disciplinare lo svolgimento delle proprio riunioni in videoconferenza o in modalità mista» purché si dotino di un apposito regolamento, in quanto la possibilità farne a meno era consentita solo nella fase emergenziale.

Tale parere, secondo il sottoscritto e il Segretario Generale, pone il Comune di Crotone nelle condizioni di poter svolgere le sedute degli organi in videoconferenza, in quanto la deliberazione del Consiglio n. 101 del 1/9/21 esplicitamente sancisce l’applicabilità del “Regolamento per lo svolgimento e la videoregistrazione delle sedute degli organi in modalità telematica e in presenza” «anche in tempi successivi alla cessazione dello stato di emergenza pandemico».
Si è ritenuto, comunque, nell’ambito della Commissione Statuto e Regolamenti, di eliminare i rinvii normativi non più in vigore presenti nel richiamato Regolamento e alcuni Consiglieri hanno colto l’occasione per proporre l’applicabilità del regolamento a tutte le riunioni delle Commissioni Consiliari in ogni circostanza, senza alcuna limitazione se non quella dell’esclusività dell’impegno e del decoro istituzionale. Ne è derivata una querelle che ha provocato una fase di stallo in relazione all’approvazione delle modifiche al Regolamento richiamato e che ha indotto il Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti a convocare il sottoscritto e il Segretario Generale per essere d’aiuto a dirimere le questioni in discussione. Nella Commissione Statuto e Regolamenti del 15 giugno 2022 il Segretario Generale è intervenuto esplicitando il suo pensiero e allegando al verbale l’atto avente a oggetto: «Convocazione organismi consiliari in modalità c.d. “da remoto” (videoconferenza)» in cui scrive che: la seduta del consiglio comunale, in modalità da remoto o mista, debba essere prevista solo in casi straordinari ed eccezionali; dalle motivazioni addotte in narrativa della deliberazione di consiglio sopra citata emerge la volontà dell’organo deliberante di disciplinare la modalità mista di convocazione degli organismi assembleari anche in epoca non emergenziale; tale principio debba essere applicato anche in merito alla convocazione delle Commissioni consiliari.
E conclude affermando che «Nelle more dell’eventuale citata modifica regolamentare, quale specifica e peculiare prerogativa di autonomia del consiglio comunale, sarebbe utile un documento unanimemente condiviso della conferenza dei capigruppo, qualificabile come interpretazione autentica, circa l’applicabilità del regolamento anche in periodo non emergenziale.»
Pertanto, nessuna violazione delle «prerogative della Commissione Consiliare Regolamento» da parte del sottoscritto, ma solo la volontà di ottemperare ai suggerimenti del Segretario Generale, avanzati nell’ambito della stessa Commissione.
Tanto meno c’è stata alcuna contraddizione dell’«evidenza della norma», assunto che “La Conferenza dei capigruppo è organismo consultivo del Presidente del Consiglio concorrendo, su sua richiesta o per propria iniziativa, a proporre quanto risulti utile per il proficuo svolgimento dellʹattività del Consiglio” secondo quanto sancito dal comma 2 dell’Art. 10 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale.
Sorvolo sulle illazioni circa la finalità della mia azione, che sarebbe stata originata dalle «palesi e conclamate difficoltà a reperire una maggioranza che mantenga in vita questa amministrazione»: è fin troppo evidente che l’applicabilità del Regolamento in questione è nell’interesse dell’intero consiglio comunale.
Il presidente del Consiglio Comunale
Ing. Giovanni Greco

La “supercazzola” del Presidente – CrotoneInforma

 

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