Non si può votare l’obbrobrio della giunta Voce-Megna

I consiglieri comunali Danilo Arcuri Antonio Megna: "cercano di sopravvivere non per “cambiare la città”, così come tante volte decantato dal sindaco, ma solo per tutelare interessi propri ed oscuri"

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Abbiamo preferito far passare qualche giorno prima di offrire una chiave di lettura su ciò che è successo nell’ultimo Consiglio comunale. Non è nostro costume voler fare polemica giusto per il gusto di farla ma come abbiamo sempre dimostrato in questi due anni di opposizione abbiamo sempre voluto affrontare il merito degli argomenti per cercare di dare un contributo costruttivo. Una fatica, la nostra, sprecata vista le reazioni isteriche di Vocemort e dei suoi mangiamorte. Partiamo da una prima considerazione. L’approvazione del Dup e del bilancio preventivo non è “una pagina importante per l’amministrazione”, così come scrive qualche sprovveduto consigliere di maggioranza, ma è un atto politico amministrativo dovuto, tant’è che senza bilancio il Consiglio comunale viene sciolto. Non solo… il bilancio preventivo è per definizione il documento politico della maggioranza, è il loro programma di governo, è il loro documento fondamentale. Come e perché dovrebbe essere condiviso dall’opposizione? L’amministrazione Voce-Megna deve avere bene chiaro in mente quali sono i ruoli dentro l’assise comunale e non confondere le acque solo per evitare che si entri nel merito delle singole vicende, ed in questo caso proprio del bilancio preventivo. Quello approvato giovedì non è un semplice atto amministrativo ma un vero e proprio obbrobrio che non può essere accettato figuriamoci condiviso. Ma come si fa ad approvare un dup che non ha alcuna visione strategica della città? Come si fa ad approvare un bilancio che, per esempio, non tiene conto dei debiti delle partecipate ed in modo particolare di Congesi (più di venti milioni di euro)?

    Ma con quale faccia si vota un “falso” di tale portata e si pretende anche di dare lezioni di “responsabilità” a chi ha deciso di non essere complice di questo illecito? E soprattutto come si fa a celebrare e festeggiare l’approvazione di un bilancio a luglio? Qualcuno si è accorto che la città è stata lasciata senza fondi e senza programmazione per otto mesi? Il bilancio preventivo è  il programma dell’attività e dei servizi che il Comune offrirà ai cittadini  per l’intero anno. È un documento che andrebbe approvato a inizio anno e non a luglio. Ma davvero qualcuno ci vuole far passare questa incapacità amministrativa come una rivoluzione? I crotonesi devono sapere che l’amministrazione Voce-Megna cerca di sopravvivere non per “cambiare la città”, così come tante volte decantato dal sindaco, ma solo per tutelare interessi propri ed oscuri. L’aumento delle indennità è il solo collante di questa maggioranza, e mente Codaliscia Megna e Bellatrix Liguori Lestrange inveiscono contro l’opposizione, Vocemort procede con il suo disegno di distruzione. E la città intanto continua a soffrire nel dramma sociale. Mettere la parola fine a questa esperienza amministrativa fallimentare è l’unico atto di responsabilità che ci chiedono i crotonesi. (I consiglieri comunali Danilo Arcuri Antonio Megna)

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