Quando l’immigrazione clandestina diventa un affare

La controreplica all'Assessore Pollinzi da parte di Popolo & Identità questa volta a firma del vice Presidente Ezio Scaramuzzino

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    riceviamo e pubblichiamo:

    Antefatto: Filly Pollinzi, nella sua qualità di Assessore alle Politiche sociali del Comune di Crotone, rivendica il merito di aver chiesto al Ministero i fondi previsti per la Rete Sai Siproimi, onde consentire alla nostra città di diventare un grande campo di accoglienza per immigrati di ogni specie. Marisa Cavallo e Giancarlo Cerrelli, rispettivamente Consigliere comunale e Presidente del movimento politico-culturale Popolo & Identità, obiettano che la richiesta non appare meritevole di lode, comportando solo il rischio, concreto, di affossare ulteriormente la nostra città, già angustiata da innumerevoli problemi. La Pollinzi replica facendo riferimento, ma non solo, ai principi di umanità che ispirerebbero la sua azione politica. Leggo con curiosità la replica della Pollinzi e cerco di trovare qualche notizia su di lei. Una rapida ricerca in Internet mi consente di sapere che è Dirigente nazionale di un movimento, che risponde al nome di “Possibile” e gravita nella galassia dei Verdi. Possibile che cosa? Non è molto chiaro, ma, forse, lo capirò alla fine. E comunque, meglio di queste indicazioni, mi dicono qualcosa di significativo le parole della sua replica. Ed in esse si parla di benaltrismo e di guerra fra poveri, con una spruzzata di razzismo rivolta agli avversari, che non guasta mai e che, nella circostanza, fa molto chic. Si rileva insomma tutto l’armamentario tipico di un ben individuabile settore politico, aduso a vivere di rendita con le sovvenzioni pubbliche e sulle disgrazie altrui. Ma la supercazzola raggiunge punte di involontario umorismo là dove ella accenna al fatto che Crotone non può esimersi dall’accoglienza indiscriminata dell’immigrazione clandestina a causa della sua posizione geografica (Miscello, che hai combinato a fondare Crotone proprio qui?!) e soprattutto quando ci tiene a ricordare che l’immigrazione c’è sempre stata, è apparsa con l’uomo e sparirà, forse, insieme con l’uomo. Verrebbe voglia di ricordare che anche gli omicidî e i furti ci sono sempre stati, ma questo non è un buon motivo per impedire alla società di difendersi, o almeno cercare di difendersi.

    Perché si potrebbe consigliare all’assessore Pollinzi anche di andare a ripassare un po’ di Storia e così, se tra le sue incombenze trova il tempo per farlo, potrebbe venire a sapere che è vero che le immigrazioni clandestine ci sono (quasi) sempre state, ma le stesse, famose, invasioni barbariche, prima di diventare “invasioni”, furono duramente ed a lungo ostacolate dall’Impero Romano. Quisquilie d’altri tempi per qualcuno, utili comunque per fare solo un esempio. Ma sono comprensivo e voglio credere che in questa circostanza sia solo l’umanitarismo, anche se a spese della collettività, a spingere i nostri all’accoglienza indiscriminata dei clandestini. Mi permetto solo di ricordare che anche Mimmo Lucano ragionava così e, probabilmente, anche don Scordio. Non vorrei, tra qualche tempo, essere costretto a pensare che forse quel “Possibile” di prima debba essere completato con “riempire l’Italia di clandestini”. Perché noi non ne possiamo più di questo andazzo, ma “loro”, “loro”, hanno una pazienza infinita e, soprattutto, hanno dietro di sé una lista lunghissima di questuanti e di clienti da sistemare e da mantenere. (Ezio Scaramuzzino, vice presidente di Popolo & Identità – Crotone)

    “Fare parte della rete Sai Sipromi una scelta politica di umanità”

    “Il Comune di Crotone baratta finanziamenti ministeriali in cambio di una invasione di migranti sul territorio”

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