La rappresentanza dell’area territoriale crotonese in una regione affetta da strabismo divergente

Domenico Critelli e Giovanni Lentini: "auspichiamo candidature all'altezza della sfida, piuttosto che del "pianerottolo dirimpettaio" come alcuni "nominati" col sistema del "gratta&vinci"

riceviamo e pubblichiamo:

Ci sembra appropriata l’affermazione per la quale le soluzioni ai problemi, quelli annosi, sedimentati, non sono né di destra e né di sinistra ma attengono al buon senso e all’intelligenza di chi le deve proporre ed affermare. La Calabria, in special modo, dovrebbe rivendicare una legislatura, la prossima, assolutamente “RiCostituente”.  Abbiamo sperimentato, sulla nostra pelle, cinquant’anni di Regionalismo strabico e inefficace al principio di coesione e reciprocità. E abbiamo potuto certificare l’irrilevanza delle classi dirigenti direttamente proporzionale alla desertificazione dei luoghi deputati al confronto e alla iniziativa politica e Istituzionale rappresentata dai partiti. Va da sé che la centralizzazione, nazionale, dei criteri e delle modalità di individuazione dei candidati e della rappresentanza Parlamentare ha scontato un deficit di esperienza ma anche di insediamento organizzativo e, prevalentemente, di mancanza di cultura politica.  La formazione del consenso surclassata dal fideismo identitario e acritico, piuttosto che dalla capacità di iniziativa politica e di visione programmatica.  Un esercito di questuanti che in occasione della crisi ultima, ha aperto una crisi inspiegabile quanto irresponsabile sul crinale di uno scenario internazionale frammentato, ostile e nebuloso. Auspicabile che le prossime elezioni politiche non assumano i connotati di una sfida all’ O.K. Corral ma di un confronto nel merito sulle soluzioni utili a ridare cittadinanza a centinaia di migliaia di cittadini elettori dell’area territoriale che siamo impegnati a voler rappresentare nelle loro aspettative e prospettive. L’area di Crotone, soprattutto, subisce una separazione e una marginalizzazione che ne minano la rappresentanza nei luoghi deputati alle decisioni strategiche. Il punto è dirimente perché riguarda la prospettiva collettiva e non la preservazione di funzioni parlamentari vissute in solitudine e in anonimato e che solo oggi scoprono la difficoltà insormontabile di un collegio vasto e che sovrasta. Non una sola iniziativa a costituirsi in “comitati elettorali” per sopperire l’insufficienza organizzativa dei partiti Provinciali e Regionali. Mai che un Parlamentare uscente abbia approfondito o sollecitato i temi che da lungo tempo affrontiamo e rappresentiamo.           

  – Il superamento degli squilibri Istituzionali (Consiglio Regionale a Reggio C. e Giunta a Catanzaro)

  – la rivisitazione degli assetti Provinciali pur in una mutata condizione geopolitica e demografica di aree vaste come nel caso di Crotone e Corigliano/Rossano;

   – un versante Tirrenico infrastrutturato e destinatario della gran parte di risorse della Zona Economica Speciale, sede dell’Autorità Portuale Gioia Tauro, dell’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme e della Società Aeroportuale Calabrese, della Città Metropolitana di Reggio Calabria e dell’Area Metropolitana dello Stretto e, ad adiuvandum, valutazione infinita sulla costruzione del Ponte sullo Stretto e potenziamento dell’alta velocità , sia stradale che ferroviaria;

    – la mancata attuazione del PNRR in netto contrasto con i dettami del Next Generation UE destinato principalmente al recupero delle aree svantaggiate , ed in ritardo di sviluppo, e alle nuove generazioni , e all’occupazione giovanile.                                                                                                              

In questo momento storico tutto era necessario tranne che una crisi di governo che azzera il confronto di merito e lo sposta sul terreno della propaganda e del conflitto. Sotto quest’aspetto conveniamo con le considerazioni del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi. E anche noi, come la più grande organizzazione datoriale, e come tutti i Sindacati all’unisono, auspichiamo candidature all’altezza della sfida, piuttosto che del “pianerottolo dirimpettaio” come alcuni “nominati” col sistema del “gratta&vinci”. (Domenico Critelli Giovanni Lentini)