Altro che riaprire il Castello: quando le piccole associazioni di quartiere danno dignità a chi non ne ha! foto

L'Associazione San Francesco cqsfc, è riuscita a pretendere chiarezza e scovare inquinamento laddove gli uffici comunali cincischiavano. Sindaco Voce ma le leggi tutte le lettere della Prefettura???

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    Riceviamo e pubblichiamo documento ricevuto dal Comitato di Quartiere San Francesco con queste poche ma esaustive righe a supporto:

    Come da allegato; chiediamo che Crotone e la Calabria sappiano che è dovuta intervenire una piccola associazione con funzione di comitato di quartiere nel chiedere fosse messo in sicurezza la parte esposta a rischio sanitario e dopo ripetuti solleciti scritti e verbali presso gli uffici preposti del comune di Crotone con riassicurazioni verbali rimasti ” lettera morta” a partire dallo stesso giorno in cui ci siamo resi conto della presenza di cic frantumato. Naturalmente se vorrete pubblicarlo e farlo sapere vi chiediamo di occultare i dati sensibili e per i nostri vi autorizziamo con questa lettera a pubblicarli. Associazione San Francesco cqsfc

    Chiaro? Traduciamo terra, terra: si scava a San Francesco per lavori di servizio, i cittadini si accorgono di presenze anomale e sollecitano il Comune ad intervenire, ma gli uffici “palleggiano”. L’Associazione di quartiere si scoccia e fa intervenire il Prefetto che, grazie ad un intervento esplorativo, rivela valori anomali di radioattività. Siamo dunque noi a ringraziare, per conto di tutti i cittadini e non solo quelli di San Francesco questa piccola e preziosa associazione di quartiere. Il tema ambientale, troppo spesso sbandierato in tutte le campagne elettorali e/o convegni e conferenze di servizio, passa solo attraverso una sensibilizzazione delle popolazioni che devono PRETENDERE chiarezza ed interventi certi e monitorabili. Quanti scavi e lavori ci hanno fatto rinvenire sospetti e domande di ogni tipo? Questa associazione, dimostra oggi, che controllare si può e si deve; che pretendere di non dover vivere in posti che tutti sanno siano inquinati, è il minimo “sindacale”; che anche amministrazioni lente e con lettere morte “ammazzate” (di tumore burocratico), possono e devono essere costrette a fare il loro dovere. E che tutti noi si pretenda ORA E SUBITO un piano di monitoraggio a tappeto in una città che ha “ospitato” fabbriche ed una classe digerente ancora in sella. Ma avesse avuto per le mani questa documentazione l’Ingegnere Professore Vincenzo Voce prima che diventasse Sindaco, cosa (non) avrebbe indirizzato a chi era al potere? Pudore, ci vorrebbe pudore ad aprire il Castello ieri con quella parata di ipocrisia davvero intollerabile, e solo dopo aver fatto finta di “dover” ascoltare la Prefettura! Infatti il problema non è il tenorm si, piuttosto che l’inquinamento a tappeto; il problema è che evidente a tutti che Eni (e qualunque altro forestiero) può ancora “contare” su istituzioni crotonesi che amano solo le passerelle, quelle incendiare e fiere delle campagne elettorali e pompiere dalle poltrone da 10.000 euro al mese. Magari facendo riaprire il Castello, che poteva essere riaperto molto prima, senza nemmeno un iter chiaro del Dirigente Marano che è pronto a fare, come al solito, lo zerbino omissivo piuttosto che il garante della correttezza e trasparenza amministrativa. Ma questa è un’altra puntata di inquinamento (…di prove di indegnità). (Procolo Guida)

    Dalla missiva della Prefettura consultabile sotto in copia di originale con omissis:

    Rinvenimento materiali contenenti Tenorm in via Borgata S. Francesco nel corso dei lavori di scavo per la posa di …(omissis) La …(omissis) ha qui trasmesso il piano di campionamento nonché il documento di valutazione del rischio radiologico (DVRR) redatto dall’Esperto di radioprotezione incaricato, relativo al rinvenimento di materiale radioattivo – Tenorm nel corso delle operazioni di scavo per i lavori …(omissis) in via Borgata S. Francesco nel comune di Crotone. Nel predetto documento si fa riferimento a valori anomali di radioattività ambientali derivanti ;dalla presenza di meta silicati contenenti Tenorm del sito in oggetto. A riguardo, nel trasmettere la succitata documentazione, si chiede di far conoscere le urgenti iniziative di messa in sicurezza delle aree interessate, di radioprotezione per gli aspetti
    relativi alla tutela della popolazione e dei lavoratori, ai sensi del D.Lgs.n.101/2020.
    Ciò premesso, nelle more degli interventi, la S.V. vorrà far conoscere le iniziative adottate per contenere il rischio radiologico a tutela della pubblica e privata incolumità, al fine di valutare la convocazione della Commissione consultiva istituita ai sensi dell’alt. 201 del D.Lgs.n.101/2020. Si segnala l’urgenza che il caso richiede e si resta in attesa di riscontro. (Il Prefetto)

    Missiva Prefettura tenorm a San Francesco con omissis

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