Lentini sull’aeroporto di Crotone: “Due buone notizie ma certamente non risolutive”

"Uniti per ripensare e riavviare le nostre città e i nostri territori".

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La stampa di queste ultime settimane ha riportato, con una discreta evidenza, due notizie che riguardano l’aeroporto di Crotone. Due buone notizie. Certamente non risolutive delle molte e complicate problematiche dello scalo crotonese ma, pur sempre, una “pietruzza” nello stagno – o, per dirla ancora meglio, la prevalenza del principio di realtà contrapposto al principio dei desideri – La prima notizia. Nuovi lavori infrastrutturali per l’aeroporto di Crotone per uno stanziamento pubblico pari a 33.875.000, 00 euro. La seconda notizia. Lo scalo crotonese è stato inserito anzi, per essere più precisi, sta per essere inserito nel costituendo Piano degli Aeroporti Nazionali. Dopo tanto tempo in cui a prevalere è stato il silenzio e il disinteresse assoluto, interrotto il più delle volte solo ed esclusivamente dalle proteste, inascoltate, di un comitato cittadino e da isolate lagnanze individuali, due notizie che lasciano ben sperare.  E che fanno guardare al prossimo futuro con fiducia e con ottimismo. Per quanto mi riguarda,  confortato in questo dall’interessamento del presidente Roberto Occhiuto, al quale, sin dal primo giorno del suo insediamento, è stato riconosciuto da parte di tutti , anche dagli avversari, una notevole e incisiva attività di governo attraverso la quale sta cercando di cambiare e di trasformare la Calabria smantellando un sistema di potere oscuro e impermeabile e inattaccabile. Adesso è giunta l’ora di concentrare tutti i nostri sforzi e tutto il nostro impegno oltre che sull’aeroporto anche sul porto – aeroporto e porto per i quali da tempo, e in tempi non sospetti , il sottoscritto auspica e richiede la fuoriuscita dalla Società Aeroportuale Calabrese e dall’Autorità del Sistema Portuale del Mare Tirreno Meridionale e del Mare Jonio – , sulla rete ferroviaria jonica, sulla Strada Statale 106, sulla Strada di Grande Comunicazione 107 e sulla bonifica del Sito d’Interesse Nazionale di Crotone. Infrastrutture vitali per Crotone e per la provincia di Crotone, per la fascia jonica calabrese e per tutta la Calabria che impongono a tutti , a seconda del livello di  responsabilità e del ruolo rivestito, di presentarsi ai tavoli di discussione e di decisione non con i soliti quaderni di lamentele e di doglianze ma con idee, proposte, programmi e progetti che abbiano dentro di loro l’ambizione e il sogno di cambiare Crotone, il suo territorio, la fascia jonica calabrese e la Calabria. Nei prossimi mesi , anche per la guerra in corso tra Russia e Ucraina e per le implicazioni e le inevitabili ripercussioni sui bilanci delle imprese, e sui conti familiari, sempre di più falcidiati dall’aumento del gas e dalla ripresa dell’inflazione, ci aspettano momenti particolarmente caldi e difficili e intensi con i quali dovremo confrontarci e che, inevitabilmente , metteranno a dura prova la stessa tenuta e coesione sociale , in special modo nel Mezzogiorno d’Italia, in Calabria e nella provincia di Crotone,  e per questo non possiamo farci trovare impreparati e disorientati. Innanzitutto non abbassando la guardia e tenendo alta la tensione e, soprattutto, restando uniti. Uniti per affrontare la molteplicità e complessità dei problemi che ci sono, e che si preannunciano minacciosi. Uniti per evitare che la crisi, ormai non più passeggera, possa travolgere le nostre popolazioni, in particolare i cittadini più fragili e più vulnerabili.  Uniti per ripensare e riavviare le nostre città e i nostri territori. Questo l’impegno e queste le responsabilità richieste a ognuno di noi sulle quali non è più possibile continuare a giocherellare e a gingillarsi.

P.S. Qualsiasi piano industriale, di cui, peraltro, il territorio e le massime rappresentanze istituzionali non sono a conoscenza e, di cui, sarebbe ora avere contezza, che riguarda, e che dovesse riguardare, l’aeroporto di Crotone dovrà essere discusso con tutte le comunità, come, sino ad oggi, purtroppo, non è avvenuto. E non credo di svelare un segreto o l’arcano, oscuro e misterioso, se affermo che questa linea di buon senso e di ragionevolezza, auspicata e sollecitata dal presidente della provincia di Crotone, concordata e condivisa con tutti i  27 sindaci della provincia e con il presidente della regione Calabria, vale anche per il porto, per la bonifica e per tutte le infrastrutture materiali ed immateriali della nostra provincia. Sotto quest’aspetto ci vuole, io lo ritengo imprescindibile ed indispensabile, il coinvolgimento e la partecipazione diretta di tutti cittadini e di tutte le rappresentanze istituzionali, economiche e sociali della provincia di Crotone per affrontare questi e tanti altri temi avendo una visione strategica e un progetto territorialista di area vasta, di territori e di comunità superando le piccole logiche e i gli inutili meccanismi di appartenenza e di campanile. Senza precipitose fughe in avanti, superflue e deleterie. Senza timorosi passi indietro, inutili e dannosi. E, soprattutto, senza delegare a nessuno il futuro delle nostre comunità e dei nostri giovani, il nostro futuro e la nostra speranza. “Sapendo – come amava ripetere Hans Jonas quando parlava dell’etica della responsabilità come etica del presente per il futuro – che l’uomo è tenuto a rispondere moralmente delle proprie azioni e delle proprie scelte nei confronti dell’altro, anche se costui, non può far valere le proprie pretese e i propri diritti”.
Giovanni Lentini

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