Incontro con lo scrittore Marco Rossari

Report a cura delle studentesse della 4°D del Liceo Classico Pitagora di Crotone : Carmen Bellini, Bianca Cuomo e Andrea Falcone

Giorno 11 marzo 2021, gli studenti della classe 4°D coordinati dalle prof.sse Giovanna Ripolo e Anna Melillo, e introdotti dalla Dirigente Scolastica la prof.ssa Annunziata Galizia e dal segretario dell’Associazione “Piccoli Maestri” Federico Cerminara che con la splendida iniziativa “Cento libri-leggere leggeri” sta portando i classici nelle scuole attraverso la voce di grandi scrittori, hanno avuto il piacere di incontrare lo scrittore Marco Rossari per discutere del celebre romanzo di Bulgakov “Il maestro e Margherita”.  Lo scrittore ha da subito catturato la nostra attenzione attraverso le note di Sympathy for the devil dei Rolling Stones, per poi trattare le tematiche principali dell’opera, ma non solo. Infatti, il discorso è stato vario e coinvolgente, ha suscitato in noi grande interesse e il dialogo è stato di conseguenza partecipativo e vivace. La discussione ci ha permesso di chiarire gli aspetti più complessi del libro, come l’opposizione alla società Russa degli anni ’20 e la componente autobiografica. Fin dall’inizio della storia è evidente la natura fantastica dell’opera, che trasporta il lettore in un nuovo mondo, distante dalla realtà, trasmettendo, per citare Rossari, riso, sogno e follia.  Marco Rossari ci ha tenuti ancorati alle sue parole fino all’ultimo secondo con la passione con cui ci ha raccontato  del celebre romanzo “Il maestro e Margherita”, spiegando il contesto storico negli anni dell’Unione Sovietica e il genio che Michail Bulgakov è stato. In seguito, lo scrittore ci ha esposto la sua personale esperienza nel campo della scrittura, mostrandoci con entusiasmo l’impatto che questa può avere nella vita di ognuno di noi. Per lui scrivere è una via di fuga dai momenti di sconforto, ma anche un mezzo per esprimere le proprie gioie. Lo stesso vale per noi giovani, che pur non avendo le stesse attitudini, troviamo nella scrittura un rifugio, come se potesse trasportarci in un locus amoenus, oltre la nostra realtà. Capita spesso di sentirsi riluttanti nel cominciare qualcosa di nuovo, ma ciò che ci manca delle volte è solo una piccola spinta, e Rossari ha avuto la capacità di spronarci grazie alle sue parole. Leggere, alla fine, è anche questo: gettarsi a capofitto in un nuovo mondo, conoscere nuove storie, nuovi personaggi, per innamorarsi di un libro che aspetta solo di essere scoperto.