Raccontami le storie

Maurizio Amendola ha incontrato gli studenti del Liceo Pitagora

Ha accettato con entusiasmo l’invito di Koinè Atelier e degli studenti della 4 A e 4 B coordinati dalle prof.sse Bifano e Calizzi del Liceo Classico Pitagora, Maurizio Amendola, scrittore e sceneggiatore crotonese, formatosi alla Scuola Holden di Torino. Un autore moderno, giovane, due volte finalista al SeriesLab Italia con concept originali di serie Tv e fra primi writer-in residence del progetto europeo Connecting Emerging Literary Artists. A presentare l’incontro Fabio Riganello  responsabile del progetto Koinè Atelier, selezionato da Impresa Sociale. Sono stati tanti i passaggi della chiacchierata, perché così è sembrata, una piacevole chiacchierata tra amici. Maurizio ha affrontato il tema delle varie forme del narrare, dal rap ai testi di Bob Dylan, dal racconto orale al romanzo, dal film alla serie tv e al fumetto. La narrazione, infatti, non è solo confinata nella letteratura, ma riguarda la maggior parte delle forme di creatività. In questi tempi, poi, in cui si deve stare in casa, aumenta l’interesse per tutte le piattaforme che permettono di guardare film, documentari e, soprattutto, serie tv. L’incontro si è focalizzato, soprattutto, sulla creazione, sullo sviluppo di serie e film di scala globale.
“Narrare”, ha sottolineato Maurizio, “significa innanzitutto avvicinarsi alle storie di vita, raccontare una vicenda di formazione, oppure una condizione comune; o ancora un sentimento, narrare significa cambiare rotta, punto di vista …attraverso un lavoro che bisogna avere il coraggio e la consapevolezza di modificare ogni volta. Quando un lavoro sembra concluso, spesso bisogna ricominciare daccapo, rivisitare i nostri personaggi, osservare il loro mondo dall’alto, planare così sulle loro vite, ma anche rivedere noi stessi e rimodulare la prospettiva”. Per rendere credibile qualunque tipo di narrazione, è proprio questo che bisogna fare, guardare con coraggio il mondo, lasciando da parte l’angolazione di partenza e accogliere la complessità e la bellezza di diverse inquadrature ricche, magari, di particolari e sfumature sorprendenti. I suoni, i colori, gli odori non possono esser dati per scontato, ma devono essere raccontati attraverso particolari credibili, tali da sorprendere e convincere il lettore. Tanti i riferimenti bibliografici: Open di Andrea Agassi , Pieno giorno di Moehringer, Percorsi di felicità di Campbell, L’avversario di Carrer. La conversazione con Maurizio è stata tutto questo, ma anche un viaggio nell’immaginario, attraverso strade diverse, quelle delle emozioni e, soprattutto ,dei sogni. Sì, sono loro che mantengono il nostro sguardo alto, largo e ci portano oltremare, ad incontrare gli altri, ad immaginare qualcosa di nuovo, a dar voce alla nostra interiorità, a trovare nella letteratura un modo di essere e, nella poesia il filo colorato delle nostre esistenze.