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Tolo Tolo

Opera prima alla regia per Luca Medici (alias Checco Zalone), che scrive questo film a quattro mani con Virzi Paolo. Un film che tratta in modo ironico, ma mai comico, l'immigrazione dall'Africa subsahariana verso l'Italia.

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    Opera prima alla regia per Luca Medici (alias Checco Zalone), che scrive questo film a quattro mani con Virzi Paolo. Un film che tratta in modo ironico, ma mai comico, l’immigrazione dall’Africa subsahariana verso l’Italia. Il protagonista è un “impreditore” di un piccolo paesino della puglia, che sceglie di scappare dall’Italia, per non affrontare i molti debiti contratti con diversi creditori ed in primis lo stato. Questi decide di trasferirsi in Africa e lavorare come cameriere in un villaggio vacanze di lusso in Kenia, il suo sogno verrà rotto dallo scoppio della guerra civile in tale “paradiso” e lo costringerà a iniziare il “lungo viaggio” verso l’Europa, tra altro decidendo di farsi credere morto da tutti, al fine di cancellare il suo debito con il fisco, che in suo assenza è stato accollato alla sua famiglia.

    Questo film non è sicuramente un film classico per il comico pugliese, che nelle sue precedenti pellicole ha sempre irriso le manie e pecche nostrane con molta ironia, ma non aveva mai affrontato un problema cosi grave e delicato. La sceneggiatura è attenta e mostra senza troppi filtri le problematiche e difficoltà che tutti i migranti economici o profughi di guerra devono affrontare durante il loro lungo viaggio della speranza, corredato ad esempio da violenza verso le donne, furto dei pochi beni dai “trafficanti d’uomini” e una sorta di menefreghismo da parte dei paesi europei. Affianco al protagonista girano altri personaggi che mostrano le tipologie di coloro che con diverse motivazioni intraprendono questa avventura nella speranza di un futuro migliore. A scandire il passare del tempo di questo viaggio è anche la carriera politica di un altro personaggio che iniziando come disperato disoccupato di un paesino del sud raggiunge le massime cariche politiche ed istituzionali, senza un minimo di preparazione. Altro esempio di critica della società italiana.

    Nel complesso un film da vedere, in cui si vede forte il cambio di sceneggiatore, rispetto ai film precedenti, da Gennaro Nunziante a Paolo Virzi, forse deludendo i molti fan di Checco Zalone che non ridono come per le altre pellicole ma sorridono, riflettendo sulle immagini che vedono.

    Il film era stato tacciato di razzismo all’uscita del trailer con il video musicale Immigrato, che ricorda la celebre canzone L’italiano di Toto Cutugno, dove si vede un uomo medio italiano perseguitato da un immigrato durante intera giornata. Accuse respinte dal regista e dal film stesso.

    Voto: 7

     

    Official Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=vqsoZuI5Jns

    Official Site: http://www.medusa.it/film/tolo-tolo/

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