PerècceZzioni di: Rocketman

“Devi uccidere la persona che ti volevano far essere, se vuoi diventare chi vuoi essere davvero”.

Di Maria Celeste Arcuri e Cassandra Gulotta:
Rocketman è un film del 2019 prodotto da Sir Elton John e diretto da Dexter Fletcher, regista che ha portato a termine le riprese di Bohemian Rhapsody in seguito al licenziamento di Bryan Singer. La pellicola narra la vita privata e sul palcoscenico dell’eccentrico cantante rock, interpretato da Taron Egerton, il quale aveva già eseguito “I’m Still Standing” nel film d’animazione Sing, uscito nel 2016 in cui l’attore veste i panni del gorilla Johnny. Lo stesso Elton John ha però consigliato all’attore di non emularlo, ma di trovare una propria interpretazione del personaggio. Questo dettaglio ha consentito ad Egerton di ottenere numerosi riconoscimenti e premi, tra cui un Golden Globe come miglior attore in un film commedia o musicale nel 2020.
La storia si apre con l’arrivo di Elton John in una clinica di recupero indossando il costume di scena “il diavolo”. Da qui hanno inizio una serie di flashback in cui il cantante si racconta partendo dalla sua infanzia, quando ancora si chiamava Reginald Kenneth Dwight, e dall’iscrizione alla Royal Academy of Music con il supporto della nonna.  Durante i suoi studi si appassiona al rock e inizia a esibirsi in diversi locali londinesi e diventa il pianista dei Bluesology. Successivamente prova a trovare il successo con la casa discografica DJM Records e decide di cambiare il proprio nome in Elton John. Nel 1964 conosce Bernie Taupin (Jamie Bell), da questa conoscenza ha avuto inizio la “stellare” carriera del cantante. Nel 1970, i due colleghi vengono ingaggiati per tenere due concerti al Troubadour, un famoso locale di Los Angeles. Elton, accolto positivamente dalla critica, diventa popolare anche oltreoceano. Poco tempo dopo il cantante conosce John Reid (Richard Madden), il quale diventa il suo manager, nonché suo amante. In seguito alla brusca separazione tra i due nel 1984 Elton si sposa con Renate Blauel, dalla quale divorzia dopo poco tempo. Con numerosi concerti sulle spalle, il compositore britannico decide di entrare in riabilitazione per il suo stato di salute, prendendo l’amara scelta di abbandonare il palco scenico per riprendere la sua vita in mano.
Con un budget di 40 milioni di dollari, il film è riuscito ad incassare un totale di 195.179.299 $ in tutto il mondo. Rocketman è stato accolto positivamente dal pubblico ed apprezzato dalla critica, definito “un musical che si trascina dietro la vita”; ricevendo inoltre una standing ovation alla fine della prima proiezione al Festival di Cannes 2019 e aggiudicandosi il Premio Oscar nel 2020 per la Miglior canzone a Elton John e Bernie Taupin con (I’m Gonna) Love Me Again.

roketman

Durante le riprese è stata data molta importanza anche all’aspetto scenografico, in particolar modo ai costumi indossati da Taron Egerton, i quali sono stati studiati nel minimo dettaglio da Julian Day, il quale ha rivelato che la scelta dei costumi è stata fatta principalmente per rappresentare lo stato d’animo della star in determinate sequenze e prendendo spunto dall’abbigliamento originale del cantante. Ne è un esempio il costume de “Il diavolo”, il quale è stato disegnato per primo. Fatto di lycra arancione con ali di piume rosse e corna, che rappresenta il cambiamento nella vita della star del rock, grazie al processo di riabilitazione. Lo stesso Elton John ha seguito la progettazione del guardaroba di Egerton, di cui fanno parte oltre 50 paia di occhiali e di scarpe. Particolare attenzione è stata data all’outfit di “Yellow Brick Road” ispirato al Mago di Oz, storia alla quale il cantante è profondamente legato. Ogni elemento dell’abbigliamento riconduce ai protagonisti del racconto: la suit blu con le scarpe color rubino fatte con cristalli Swarovski a Dorothy, la maglietta in tessuto color argento all’uomo di latta, il cappello di paglia allo spaventapasseri e la pelliccia finta al leone.
Bernie Taupin fu un elemento decisivo per l’ascesa di Elton John nel mondo della musica, infatti è grazie alla collaborazione tra i due, che oggi godiamo di successi mondiali come: Tiny Dancer, Rocket Man, Goodbye Yellow Brick Road, Sorry Seems to Be the Hardest Word e Your Song. Nella pellicola la sua presenza non viene affatto marginalizzata, anzi, si percepisce nitidamente l’importanza del legame dell’inseparabile duo. «Senza Bernie Taupin non ci sarebbe Elton John. Lavoriamo insieme da lunghissimo tempo. Senza di lui il viaggio non sarebbe stato possibile».

Sebbene le sfumature più scabrose della storia del noto cantante siano ormai da anni, di dominio pubblico, Sir. Elton John si è battuto affinché il film fosse il più possibile aderente alla realtà, in modo tale da poter evidenziare alcuni elementi della sua vita, che lascino trasparire la sua umana fragilità, ma senza censurare al contempo nessuno dei suoi eccessi. In Rocketman, infatti, la stravagante icona che tutti conosciamo si sgretola e lo spettatore viene catapultato in una dimensione nuova, assistendo a ciò che accade quando il sipario cala e si spengono le luci della ribalta. Nell’arco dei 121 min. di proiezione, l’esuberante e virtuoso Showman cede dunque il posto ad un uomo frustrato, saturo di emozioni contrastanti, che inerme davanti alle difficoltà, sceglie di rifugiarsi in una realtà fatta di privilegi e vizi. Se ci si sofferma sul piano musicale, risulta chiaro fin da subito che l’utilizzo che viene fatto dei brani, miri ad esprimere al meglio le fasi più travagliate del percorso di Elton John, sebbene queste non siano sempre cronologicamente esatte. La scelta, tuttavia, si è rivela vincente, infatti molti dei testi si sposano perfettamente con il senso delle scene proposte, ciò grazie ad una serie di metafore e di significati “alternativi” che le parole delle canzoni possono assumere. Ne abbiamo due chiari esempi nel caso di “Sorry Seems to Be the Hardest Word” e “I’m still standing”, infatti le due canzoni incarnano nel film due messaggi assolutamente differenti rispetto a quelli originali. Rispettivamente rappresentano l’anticamera e il termine del percorso di riabilitazione del protagonista. “It’s a sad, sad situation, and it’s getting more and more absurd[…]” letteralmente “è una triste, triste situazione e sta diventando sempre più assurda”, con queste parole si mette in risalto il senso di malinconia e malessere di un Elton John stremato da uno stile di vita che lo rendeva prigioniero e vittima di se stesso, al contrario con le parole “I’m still standing after all this time […]”, letteralmente “Sono ancora in piedi dopo tutto questo tempo” si vuole offrire allo spettatore un messaggio di speranza e di rivalsa, perché si può sempre sopravvivere ai mostri del proprio passato.  Non è neanche un caso, che il titolo del film porti il nome di uno dei suoi più grandi successi, che tra l’altro fa da sottofondo a uno dei momenti più drammatici della pellicola, di fatto, quello di “Rocketman” è un testo che in molti aspetti rispecchia la vita del musicista.

Questo ragazzo è bloccato lassù e vorrebbe anche essere a casa. Più volte mi sono sentito così sul palco: mi piaceva starci, ma volevo tanto tornare a casa e, nello stesso tempo, sapevo di non essere più in grado di vivere una vita normale.