Cosa faremo

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    Chi sono? (Dicunt) La laurea in comunicazione sociale è diretta conseguenza della passione di sempre per materie che vanno da filosofia della comunicazione all’epistemologia.

    E’ per questa ragione che Gabriella Cantafio collabora da tempo, oltre che per Crotoneinforma.it, con Vanity Fair, Donneuropa, Il Giornale sezione OFF, Kairos e per tanti progetti di editing e comunicazione per scuole, onlus ed associazioni no-profit.

    In questa rubrica continuerà a fare ciò che già fa egregiamente, da circa due anni per tutti noi: cercare e trovare luci nella catena contorta e maltrattata che avvolge il nostro territorio.

     


     

    Che cosa è la rubrica “Scatti & Riscatti”? Cos’è, realmente, ancora non lo so neanch’io. So dirvi che è nata da un’idea di Procolo Guida e racchiude la mia essenza. La mia passione per la fotografia, per la scrittura che quasi compensa la mia riservatezza.


     

     

    Quando è nato questo titolo? Il titolo è nato per caso quando, quasi in pubblicazione, stavo riflettendo su un titolo che potesse far trasparire il significato della rubrica. Quali sono gli ingredienti, mi sono chiesta. Immagini e parole, mi sono risposta immediatamente. E cosa vuoi trasmettere con questo binomio vincente? La possibilità di riscatto, logicamente. Ed ecco il gioco di parole!

     

     

    Perché questo titolo? E questa foto? Spesso assopiti nel guscio della noncuranza, non ci rendiamo conto delle beltà che ci circondano. Vicoli impervi dalle mura vivaci, distese d’acqua cristallina, veri e propri spettacoli della natura. Ma anche storie di piccoli successi, racconti che attestano l’audacia di più o meno giovani. Ed è proprio dalla semplicità di ciò che spesso è sotto i nostri occhi, ma distratti dal ritmo frenetico della quotidianità non scorgiamo, che si può trarre beneficio per attuare la rinascita, per riscattarsi da un passato tortuoso.

    Ho scelto questa foto per la copertina della rubrica perché, a mio parere, rappresenta il significato intrinseco del riscatto. La scattai qualche mese fa, mentre stavo leggendo “Il cacciatore di meduse” di Ruggero Pegna. Vidi queste barche abbandonate, inabissate, con le vele sgonfie e gli scafi arrugginiti e pensai subito al triste destino del piccolo protagonista somalo che su un barcone simile attraversò, nel buio della notte, le acque cristalline del Mediterraneo raggiungendo il sogno di un futuro migliore. E poi, lo ammetto, in quel relitto ho rivisto la mia città, la nostra società che sta per naufragare, coi valori già colati a picco. Ma attorno vi sono la natura rigogliosa e il mare luccicante pronti a tenderci la mano, pronti a offrirci il riscatto.


     

    Dove vi porterà questa rubrica?

    Spero vi possa far saltare, anche per pochi minuti, sul “Riscatto”. Non è una nave maestosa ma un piccolo battello che naviga lentamente in cerca della grande bellezza. Una scialuppa di salvataggio, oserei dire. Non sono un bravo timoniere ma cercherò di segnalarvi, con immagini e parole, le acque da solcare per raggiungere la terra promessa del riscatto. Voi, nel frattempo, imbracciate i cannocchiali e salite sulla prua!

    Gabriella Cantafio

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