Il riscAtto di un intero territorio

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    La laurea in comunicazione sociale è diretta conseguenza della passione di sempre per materie che vanno da filosofia della comunicazione all’epistemologia.

    E’ per questa ragione che Gabriella Cantafio collabora da tempo, oltre che per Crotoneinforma.it, con Vanity Fair, Donneuropa, Il Giornale sezione OFF, Kairos e per tanti progetti di editing e comunicazione per scuole, onlus ed associazioni no-profit.

    In questa rubrica continuerà a fare ciò che già fa egregiamente, da circa due anni per tutti noi: cercare e trovare luci nella catena contorta e maltrattata che avvolge il nostro territorio.

    Circa due mesi fa diedi vita alla rubrica “Scatti&Riscatti” con il desiderio di posare lo sguardo sulla bellezza che offre una scialuppa di salvataggio a una terra assopita nel guscio della noncuranza.

    Mi sono soffermata su vicoli impervi dalle mura vivaci, distese d’acqua cristallina, veri e propri spettacoli della natura. Ma non mi sarei mai aspettata di raccontarvi la bellezza dello sport che unisce e offre un’occasione di riscatto.

    Non da tifosa o esperta di calcio, al massimo sono campionessa di triplo salto carpiato con avvitamento sul divano, bensì da ultrà innamorata della mia città, ho deciso di raccontare la favola del Crotone Calcio.

    Finalmente ho visto splendere un gran sorriso sul volto mesto della mia città, dei miei concittadini, e non ho resistito dall’immortalare quell’espressione di gioia incontenibile. L’ho condivisa su VanityFair.it per dimostrare a tutti che la Calabria non è solo terra di ‘ndrangheta e arretratezza. La Cenerentola d’Italia ha indossato gli scarpini magici e ha preso la rincorsa verso un’irripetibile opportunità di ripresa.

     

    Tratto da Diario di Adamo di VanityFair.it 02.05.2016:

    Il primo conflitto mondiale si era appena concluso lasciando nel popolo ferite profonde. A Crotone, cittadina della Calabria affacciata sul Mar Jonio, un gruppo di giovani volgeva lo sguardo ai propri sogni rincorrendo una palla sferica che rotolava su un campetto in terra battuta. Era il 1923 e la società si chiamava Società Sportiva Milone in onore del grande atleta crotoniate che aveva fatto splendere il nome della città crotonese durante i primi giochi olimpici della Magna Graecia.

    Seguirono anni bellicosi, stagioni di retrocessioni e ardite risalite finché negli anni ‘90, precisamente nella stagione ’92-’93, sopraggiunsero i fratelli Vrenna che raccolsero le ceneri di una società fallita e nel giro di pochi anni portarono il Football Crotone Calcio alle soglie delle massime divisioni: in due anni, la squadra crotonese passò dalla Promozione calabrese al Campionato Nazionale Dilettanti.

    I due giovani imprenditori, operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti, sin dall’inizio non esitarono a mostrare competenza e tenacia. Così, il 30 aprile 2000 accompagnarono per mano, per la prima volta, il Crotone in serie B.

    E proprio il 30 aprile 2016 (per l’esattezza, la sera del 29 aprile in quanto anticipo della 39° giornata), dopo lunghi sedici anni di serie B, con qualche piccolo passo falso in C1, il Football Crotone Calcio ha varcato la porta dell’Olimpo del Calcio.

    La Cenerentola d’Italia, all’89esimo posto su 110 per la qualità della vita, balzata agli onori di cronaca per fatti di ‘ndrangheta e disoccupazione irrefrenabile, ha indossato lo scarpino magico offertole da Ivan il Grande (Ivan Juric, giocatore con maglia rossoblu dal 2001 al 2006, in questa stagione allenatore della squadra crotonese ndr) ed è partita alla volta di una salvezza tranquilla.

    I primi passi della stagione però non sono stati sicuri e spediti. L’emozione ha fatto incespicare il gruppo guidato dal condottiero Ivan in passi falsi, come il 4-0 rimediato nella prima giornata di campionato a Cagliari. Ma poi i giovani talenti e i compagni più esperti hanno stretto i lacci degli scarpini, hanno sistemato per bene i parastinchi, e con grande grinta hanno preso la rincorsa verso il sogno della massima serie.

    Ben presto la determinazione sfoderata, giornata dopo giornata, con 22 vittorie, 13 pareggi e solo 5 sconfitte, ha consentito alla piccola squadra di provincia di aggiungere sempre più tasselli a quella A che ormai si intravedeva in ogni angolo della città.

    Così, il Football Crotone Calcio che lo scorso anno conquistò la salvezza matematica solo all’ultima giornata, sopravanzando di un solo punto le squadre obbligate a disputare i play out per non retrocedere in Lega Pro, il 29 aprile 2016 ha finalmente conquistato l’agognato punto che gli ha concesso la certezza matematica di essere pronta a confrontarsi con squadre titolate come la Juventus, il Milan e la Roma.

    A distanza di quasi 3.000 km da Leicester, piccola squadra inglese che sta raggiungendo i massimi risultati in Premier League grazie all’allenatore italiano Claudio Ranieri, in Calabria, nel profondo sud di Italia, con pochi soldi ma tanta speranza si è avverata la favola del Crotone. Anzi, di Crotone. Una città che in un momento di forte crisi economica, di instabilità amministrativa, ha intravisto nel pallone di cuoio che entra con forza tra i pali un’occasione di riscatto. Un’opportunità di rilancio del patrimonio storico-paesaggistico di un territorio bramoso di crescita e sviluppo.

    La notte è finita. Questa è l’alba di nuovo giorno” urlava il compianto sindaco di Crotone, Pasquale Senatore, nel 1998, quando la squadra fu promossa per la prima volta in Serie C1. Oggi il chiarore è ancora più abbagliante. Il Crotone è in serie A da 48 ore, il cielo è sempre più blu (come recita la canzone del cantautore crotonese Rino Gaetano) e l’atmosfera è magica. La città non vuole svegliarsi da questo sogno. Ma renderlo una realtà, non solo calcistica.

    Sono trascorsi 25 giorni dalla sera in cui il Crotone, pareggiando con il Modena, ha conquistato la certezza matematica della serie A: festeggiamenti infiniti, fuochi d’artificio, torte kilometriche, sorrisi ed emozioni si sono susseguiti fino alla sera del 21 maggio che ha suggellato un’avventura quasi incredibile. La prima volta del Crotone tra quelli che contano. Ricordi e legami indissolubili, vecchie glorie e nuove leve, promettenti artisti calabresi: tutti insieme per celebrare il successo di una squadra di calcio. L’emozione di una città intera che, col sorriso impresso sulle labbra, volge le spalle alle ombre del passato e strizza l’occhio al cambiamento. Sperando che qualcuno non l’accechi con le solite angherie.

    Gabriella Cantafio

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