Sanità Calabria: dobbiamo guardare con fiducia alle istituzioni

A scrivere sono Margherita Corrado ed Elisabetta Barbuto. "Mercoledì la Camera dei Deputati si riunirà per autorizzare la spesa di 7,5 miliardi senza la quale non si potranno affrontare le misure previste a livello nazionale per combattere questa battaglia"

Riceviamo e Pubblichiamo:

Sono giorni difficili.

Sono giorni di ansia e preoccupazioni.

Ed è per questo motivo che vogliamo che giunga a tutti i nostri conterranei un messaggio di fiducia e di speranza ed in questo senso non possiamo che unire la nostra voce a quella del Presidente del Consiglio ed a quella del Presidente della Regione.

E’ vero, abbiamo tanti problemi in Calabria.

Uno dei più pressanti, ma non lo scopriamo ora, è la sanità.  

Ed è per questo che l’idea del virus ci atterrisce.

Tuttavia riteniamo giusto sottolineare che in questi momenti così delicati dobbiamo guardare con fiducia alle istituzioni che stanno lavorando attivamente ed in sinergia per rendere operative tutte le misure atte a contenere l’epidemia.

Mercoledì la Camera dei Deputati si riunirà per autorizzare la spesa di 7,5 miliardi senza la quale non si potranno affrontare le misure previste a livello nazionale per combattere questa battaglia che, proprio mettendoci di fronte alla nostra fragilità umana di fronte alla malattia, ci sta dando modo di ritrovare una compattezza ed una unità nell’interesse del paese e di tutti i cittadini.

L’autorizzazione servirà per affrontare, tra l’altro, la spesa di ben 20.000 nuove assunzioni fra medici, infermieri e operatori sociosanitari che saranno distribuiti sul territorio a seconda delle richieste effettuate dalle Regioni.

Tra le altre misure previste ricordiamo, inoltre, che ricoveri e le prestazioni ambulatoriali non urgenti saranno rinviati con modalità decise sempre dalle Regioni che potranno anche attivare, in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private; la Protezione civile potrà, inoltre, in caso di necessità  requisire ai privati presidi sanitari o medico chirurgici, beni mobili ma anche immobili per l’assistenza e l’ospitalità dei contagiati ed acquistare cinquemila impianti di ventilazione assistita e i relativi materiali indispensabili per il funzionamento dei ventilatori, fondamentali per curare i pazienti contagiati, in alternativa alla terapia intensiva.

È stata prevista anche la possibilità per i prefetti di “requisire” strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare quando il periodo di quarantena non si possa trascorrere a casa.

Ma se è importante predisporre adeguati sistemi per curare tutti coloro che, loro malgrado, contrarranno il contagio è importante altresì ricordarsi delle regole atte a prevenire la diffusione del virus.

Per questo abbiamo appreso con una certa perplessità della fuga dalla Lombardia e dalle altre regioni interessate di tanti giovani studenti e, pur comprendendo il loro desiderio di ritornare a casa dove evidentemente si sentono più protetti, ricordiamo che è necessario, come peraltro previsto dall’Ordinanza del Presidente della Regione, comunicare il loro rientro e mettersi in quarantena volontaria, anche in mancanza di sintomi,  onde evitare involontari contagi soprattutto in danno delle persone più fragili quali gli anziani.

E’ una occasione per sperimentare responsabilmente la propria disponibilità nei confronti di chi ci sta vicino.

Supereremo anche questo momento.

Ce la faremo.

Tutti insieme ce la faremo.