Varrina: dieci tamponi al giorno è troppo poco

FIMMG: nonostante un clima di calma apparente nella nostra provincia, la mancanza di test specifici, come tamponi e test sierologici, non ci farà uscire dalla fase 1 che stiamo ancora vivendo in pieno.

Nonostante un clima di calma apparente nella nostra provincia, la mancanza di test specifici, come tamponi e test sierologici, non ci farà uscire dalla fase 1 che stiamo ancora vivendo in pieno.

E’ impossibile che un’Azienda Sanitaria Provinciale, al servizio di una comunità di circa 200 mila abitanti, ottenga i risultati di soli 10 tamponi al giorno.

Inoltre un discorso a parte riguarda la programmazione sui test sierologici per la determinazione degli anticorpi che nel nostro territorio di competenza, a differenza di altre realtà del Paese, non sono nemmeno partiti.

Sono state istituite le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziali) per l’assistenza domiciliare, ma il vero problema nel nostro territorio rimane, nonostante i numerosi appelli fatti nelle scorse settimane, la mancanza di kit per effettuare i test: solo in questo modo potremo identificare rapidamente i contagiati, ovvero sottoponendo i testa  tutti i contatti, intervenendo in maniera celere, isolando e curando i malati.

La cura domiciliare di pazienti affetti dall’infezione da Covid 19, prevede anche un trattamento farmacologico, antibiotico associato alla “idrossiclorochina”, il farmaco normalmente usato per la malaria. Abbiamo già dei risultati abbastanza soddisfacenti nel Lazio.

Però sia chiaro, non si può usare in tutti i casi è comunque è necessario l’assistenza continua del medico che, caso per caso, deve valutare il rapporto rischio-beneficio.

Un’altra azione fondamentale è quella di fornire a questi pazienti dei saturimetri, in grado di verificare l’ossigenazione del sangue e, di conseguenza, un possibile aggravamento del paziente stesso.

La strada per raggiungere traguardi certi passa solo attraverso la somministrazione di più tamponi e test sierologici, in questo senso non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo.

Giuseppe Varrina 
Segretario provinciale FIMMG (Federazione Italiana Medici di famiglia)