Racconti di Cura che Curano

Anche il racconto di un crotonese per l'E-Book in sostegno agli infermieri colpiti dal Covid-19.

È grazie alle varie voci degli infermieri in trincea, che nasce l’e-book Racconti di Cura che Curano, una raccolta di vissuti, pensieri, riflessioni ed emozioni di infermieri in prima linea contro il COVID-19.

La paura, la rabbia, l’orgoglio professionale, lo spirito di gruppo, il dolore, l’abnegazione e la voglia di curare prima di ogni altra cosa.

C’è tutto questo nell’antologia curata da Silvia Fortunato, patrocinato dalla Federazione Nazionale degli Ordini degli Infermieri e dall’ordine di Bologna, editato dalla ravennate Clown Bianco.

Il ricavato della vendita sarà devoluto al fondo per aiutare gli infermieri colpiti dal Covid-19.

Tra i vari racconti anche quello di un giovane infermiere crotonese,  del 118, Daniele Ermanno.

 

Racconti di cura che curano è un progetto nato da un’idea di R. Silvia Fortunato, infermiera di Bologna con le passioni della lettura e della scrittura, che abbiamo accolto a braccia aperte per due motivi.

Il primo è lo scopo benefico, perché il ricavato dalla vendita verrà devoluto al progetto della FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) #NoiConGliInfermieri, che ha creato un fondo per aiutare gli infermieri colpiti dal coronavirus.

Il secondo è l’indubbio valore testimoniale di questa antologia.

Scorrendo le pagine di questo e-book vi troverete catapultati nella prima linea di questa emergenza sanitaria.

Leggendo i brani che la compongono vi sorprenderete, come è capitato a noi editori, a piangere per la commozione, a indignarvi per la situazione in cui tanti operatori sono stati (e sono) costretti a lavorare, ad arrabbiarvi per le incomprensioni.

Leggerete storie d’amore, di amicizia, di profonda umanità e dedizione professionale.

Un diario dell’era del Covid-19 che non perderà valore col tempo perché rimarrà una straordinaria testimonianza di questo altrettanto straordinario periodo storico.

L’antologia ha potuto vedere la luce anche grazie all’associazione culturale Canto 31 di Bologna, che attraverso Serena Scandellari ha collaborato alla produzione.”

E-book