Concorsi per Chirurgia e Pediatria. Gentili: “Tutto secondo le regole”.

"Sorprende non poco l’utilizzo, nei commenti giornalistici, di termini quali “carteggio”, evocativo di scenari tanto inquietanti quanto inconsistenti".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Preso atto della diffusione a mezzo stampa di notizie riguardanti asseriti “carteggi” tra il sottoscritto e l’On. Sapia, deputato eletto per il Movimento 5 Stelle, ritengo di dover sinteticamente riassumere la realtà della vicenda, a beneficio della cittadinanza e, ove fosse necessario, a tutela dell’immagine dell’ASP di Crotone.

La questione origina da una garbata lettera dell’On. Sapia, a me indirizzata, nella quale si sottolineava l’opportunità di procedere ad una rivisitazione dei criteri di attribuzione dei punteggi ai candidati al concorso per la direzione dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia dell’Ospedale S. Giovanni di Dio, criteri che nel bando di concorso prevedevano una equa ripartizione del punteggio disponibile per la Commissione d’esame, ovvero 50% per la valutazione dei titoli curriculari e 50% per la valutazione del colloquio.

Nel rilievo mosso dal deputato 5 Stelle si poneva l’accento sull’opportunità di attribuire una percentuale di punteggio superiore alla valutazione del profilo curriculare, al fine di dotare la procedura selettiva di un ulteriore elemento di oggettività.

Rilievo, a parere dello scrivente, ampiamente condivisibile, anche alla luce dell’assenza di una normativa cogente in materia, ed in ragione delle diverse esperienze rinvenibili nel panorama e i sistemi sanitari regionali italiani: una per tutte, la regione Marche, che disciplina la questione che ci occupa attribuendo alla valutazione curriculare un peso pari al 70% del punteggio complessivamente attribuibile al singolo candidato.

Seguivano una delibera di modifica del bando concorsuale, che prevedeva una nuova ripartizione dei punteggi nella misura del 60% per la valutazione curriculare e del 40% per la valutazione discendente dal colloquio, la conseguente modifica nei medesimi termini di un ulteriore bando concorsuale destinato all’Unità Operativa Complessa di Pediatria, una mia missiva nella quale ringraziavo l’On. Sapia per il suggerimento fornito all’Azienda.

Tutto ciò rappresentato, anche a volersi ammettere l’eccesso di zelo amministrativo che potrebbe ravvisarsi nell’aver citato nella delibera di modifica l’intervento propositivo dell’On. Sapia (deputato in carica), non riesco a ravvisare nella vicenda elementi di anomalia.

Sorprende, quindi, non poco l’utilizzo, nei commenti giornalistici, di termini quali “carteggio”, evocativo di scenari tanto inquietanti quanto inconsistenti, quando, in realtà, tutta la questione si è consumata attraverso due lettere ufficialmente protocollate, intercorse, sia bene sottolinearlo, tra un deputato della Repubblica ed un pubblico ufficiale direttamente nominato dal Ministero della Salute.

Al netto delle diverse interpretazioni, tutte rispettabili, rimane l’evidenza rappresentata dal fatto che l’attribuzione in sede di valutazione concorsuale di un peso percentuale maggiore alla valutazione dei titoli di studio e di carriera rappresenta, al di là di ogni ragionevole dubbio, un elemento di rafforzamento della trasparenza e dell’oggettività dell’intera procedura concorsuale.