Il sindaco riprenda i consiglieri No Vax, a chiederlo una signora guarita dal Covid

Una nostra lettrice scrive alla redazione chiedendo al sindaco di prendere provvedimenti contro alcuni consiglieri No-Vax.

Riceviamo e pubblichiamo:

Egregio direttore, mai mi sarei aspettata di tornare a scriverle ed esprimere la mia più totale amarezza nei confronti di questa amministrazione politica. Premetto che di politica non capisco granché e preferisco non proferire nulla a tale riguardo, mi fa, però, tanto male leggere esternazioni sui social di consiglieri comunali sulla questione vaccini anti-covid. Premetto che io rispetto tutti i pensieri, ma quando si ricopre un ruolo istituzionale, come in questo caso, la prudenza e il contegno devono essere valore fondamentale soprattutto perché ci troviamo di fronte ad un’emergenza sanitaria senza precedenti con terapie intensive piene e contagi altissimi. Io stessa lo scorso anno sono stata colpita dal Covid e ho trascorso dei mesi in terapia intensiva. Nello stesso periodo ho perso mia sorella in quanto il Covid le ha colpito i polmoni non lasciandole scampo alcuno. Quindi caro consigliere Pingitore se lei è un convinto No-Vax e vuole continuare con la sua convinzione abbia almeno il buon senso di dimettersi dalla sua carica e mi aspetto che il sindaco e anche l’assessora alla Salute dicano qualcosa a riguardo. Il silenzio rende complici. A tal proposito mi sarei aspettata anche una ferma condanna da parte del primo cittadino e dall’assessora Cortese all’assembramento del primo gennaio per il tradizionale tuffo di Capodanno. Ma anche lì né l’uno né l’altra hanno speso parola a tal riguardo. Né tantomeno il signor Andrea Arcuri, responsabile della lista di cui il consigliere fa parte. La mia non vuole essere una polemica ma bensì una presa di coscienza. C’è stata tanta gente in questi mesi che ha perso la vita a causa del Covid e io mi ritengo molto fortunata, perché il Covid mi ha piegata, mi ha lasciato postumi che minano il mio corpo ma sono viva e ho il dovere di dare voce anche a chi non ce l’ha fatta. Caro consigliere Pingitore, lei è un’istituzione, lei riveste un ruolo importante ed è sotto i riflettori di tutti e quindi dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio. Mi auguro lei si faccia un esame di coscienza e se intende restare fermo nelle sue convinzioni faccia il passo importante di rinunciare alla sua carica e tornare ad essere un normale cittadino e se è il caso il sindaco prenda i dovuti provvedimenti, ne va della reputazione della città.

 

Ornella Ottone