Corso di Primo Soccorso per bambini e ragazzi foto

Al Centro Estivo Zia Mariù si impara a diventare eroi di ogni giorno.

Che cosa farebbe un bambino se si trovasse a dover affrontare una situazione di emergenza?
Una ferita, l’ustione di un amico, il soffocamento, un malore di un genitore o di un nonno. Anche le persone adulte, a volte, rimangono inermi davanti a queste situazioni. Per cercare di far capire ai più piccoli cosa è utile e giusto fare durante i momenti critici, e soprattutto quanto siano fondamentali e mai troppo piccoli per essere veri eroi, lo spazio educativo “Zia Mariù” ha deciso di ospitare ogni settimana all’interno del Centro Estivo l’associazione ARCES ODV di Isola di Capo Rizzuto che, capitanata da Rosario Cosentino, sta fornendo le basi del primo soccorso (BLS), teorico e pratico ai 50 bambini, dai 3 ai 12 anni, e ai ragazzi che frequentano il Centro da Giugno ad Agosto.

Il Centro Estivo Zia Mariù, organizzato dall’Associazione APP e dalla Cooperativa Kairos, e giunto alla sua decima edizione, con alla guida Luca Greco, educatore professionale, e una equipe numerosa di educatori, operatori, animatori, servizio civile, si sta svolgendo in Vico Pompei 30, sul lungomare di Crotone.
Insegnare ai bambini a salvare vita umane. A non spaventarsi. A essere pronti. A chiamare i soccorsi. Imparare a praticare il massaggio cardiaco e le insufflazioni. Far capire l’uso attento del defibrillatore e quanto sia fondamentale la diffusione di questo dispositivo salvavita. È ciò che stanno imparando tutti i partecipanti, piccoli e grandi.
Il primo appuntamento ha suscitato grande emozione e curiosità: un’ambulanza è arrivata fino in sede, le sirene si sono spiegate e i bambini sono potuti salire a bordo per conoscere da vicino i dispositivi di soccorso e l’equipaggiamento di emergenza. A seguire, i bambini, hanno sperimentato le prime tecniche di soccorso: dal primo soccorso per semplici punture ed escoriazioni, con la scoperta del ghiaccio istantaneo e dell’acqua ossigenata, delle pinzette e delle garze, alle attrezzature più complesso in caso di fratture, di soffocamento e di casi più gravi. Cosa fare, infine, se si trova un uomo privo di sensi a terra? Le conoscenze teoriche si mescolano alle abilità pratiche: i bambini hanno imparato e sperimentato come scuoterlo e come allinearlo, quale numero di emergenza fare, come presentarsi telefonicamente per velocizzare l’arrivo dei soccorsi. Hanno appreso che non devono mai lasciare il cellulare da cui parte la chiamata di emergenza e che un massaggio cardiaco dura fino a trenta compressioni e come darsi il cambio, se si è stanchi. Le sale interne di Zia Mariù hanno ospitato poi barelle, carrozzine, manichini di addestramento per la rianimazione, defibrillatore e molte altre saranno le conoscenze e le abilità da apprendere ancora.
Le prove concrete, di come loro stessi possano aiutare chi si può trovare in pericolo, sono importantissime. Allo stesso modo, mostrare ai bambini le manovre e le procedure di soccorso in caso di malori, è il modo indiretto ma più efficace per far maturare in loro un atteggiamento di prevenzione e di attenzione alla sicurezza verso se stessi e verso gli altri.
Ma, ancor di più, i bambini hanno imparato a non avere paura: dei dottori, degli ospedali, delle emergenze; vivendoli come una scoperta fatta in sicurezza, i bambini hanno scoperto quanto i soccorsi, per quanto a volte ci spaventino, siano vitali, per loro e per tutti noi.