La Staffetta della Memoria foto

Un incontro con gli studenti, per affrontare attraverso la lettura, il tema della memoria

Sempre più spesso compaiono sui muri delle nostre città scritte antisemite e razziste che riportano indietro di un secolo le lancette dell’orologio della storia.

Come se gli orrori dei campi di sterminio non ci fossero stati, come se le sofferenze di milioni di persone  non gridassero ancora nel silenzio dei campi dell’orrore, come se “la banalità del male “che desciveva Hanna Arendt fosse ritornata  con un rigurgito osceno  nei giorni nostri”.

Viene spontanea la domanda: Perché tutto questo?

Perché, come ha sostenuto la Senatrice Liliana Segre nel ripercorrere, sul filo della memoria personale, la vita nei campi di sterminio, il razzismo, il fascismo, il modo di comunicare violento, che dopo diventa aggressione fisica, sono stati sdoganati ovvero legittimati da alcuni partiti politici e veicolati da nuovi, potenti mezzi di comunicazione di massa.

Urge, quindi, sviluppare anticorpi contro il il razzismo e contro l’antisemitismo; urge sviluppare coscienze critiche; urge suscitare sentimenti di condivisione e di empatia soprattutto nei giovani per proteggerli da derive violente e xenofobe.

L’Associazione Equilibri e le scuole dell’omonima Rete, in aggiunta al laboratorio di lettura dedicato alla memoria, ormai decennale, hanno ideato una nuova proposta di formazione critica per i giovani  tramite la lettura di testi originali e coinvolgenti.

La lettura, prima individuale e poi collettiva, offrendoci la possibilità di rivivere, di sentire sulla pelle e nel cuore sentimenti, bisogni, oppressioni, potrà salvarci dal diventare disumani.

Visto il successo tra i ragazzi della Staffetta della democrazia con La fattoria degli animali, si è voluto dedicare una staffetta al tema della memoria con la lettura di un classico della letteratura mondiale Se questo è un uomo di Primo Levi.

Coraggiosamente La Staffetta della memoria è stata accolta dagli studenti della 5A dell‘ITC “ Lucifero”, coordinati dalla Prof.ssa Marcella Lucente, che giorno, 18 febbraio, nell’Aula Magna dell’Istituto, hanno presentato il libro, con letture ad alta voce di brani selezionati da loro stessi, agli studenti delle classi prime e seconde del Liceo Classico Pitagora, accompagnati dalle Prof.sse Stella Fabiani, Maria Alessandra Laterza e Angela Bifano, ad una delegazione delle classi quarte del Liceo scientifico “Lilio” di Cirò, accompagnati dalle Prof.sse Assunta Madera e Rosa Rita Vizza, e agli studenti della classe 1B CAT  dell’IIS Pertini/Santoni, accompagnati dalla Prof.ssa Francesca Taschetti.

La mattinata è iniziata con una breve comunicazione della Prof.ssa Marcella Gallo sul lavoro svolto dagli studenti, la lettura, la scelta dei brani, le riflessioni critiche, la condivisione  del pensiero che “tutti dovrebbero leggere questo libro, almeno una volta nella vita”.

E’ intervenuta la Pres. dell’Ass. Equilibri che ha rivolto un saluto agli studenti presenti , ai docenti accompagnatori e agli organizzatori dell’evento, soffermandosi brevemente sul significato della staffetta e sulla scelta dell’opera.

Prima di iniziare la lettura diretta, è stato proiettato un breve video, sempre opera degli studenti della 5A, per introdurre l’Autore.

Tutti gli studenti  della 5A hanno partecipato al reading, esprimendo un protagonismo  cooperativo e solidale tramite il coordinamento , la lettura ad alta voce dei brani, l’accompagnamento musicale, la scrittura di un breve articolo, le foto dell’evento.

Al termine della presentazione, la Pres. Garritani ha chiesto agli studenti intervenuti se fossero  stati disponibili a prendere la staffetta per continuare e diffondere la lettura del libro proposto.

Senza esitazioni hanno accolto la sfida della Staffetta della memoria i ragazzi del Liceo classico “Pitagora e  del Liceo Scientifico “Lilio” di Cirò.

Gli studenti del Santoni si sono riservati di pensarci, discutendone in classe.

La Staffetta è partita e come un giovane albero ha già sollevato verso l’alto due giovani rami, pieni di foglie una diversa dall’altra, cui si aggiungeranno altri rami ed altre foglie e altri ancora, dando vita ad una vigorosa pianta in difesa della vita, dell’uguaglianza e della diversità.