Incontro con lo scrittore Maurizio Fiorino

L’incontro, organizzato dalla prof.ssa Claudia Iritale, nell'ambito dell’iniziativa nazionale “Il Maggio dei Libri”.

Si è svolto sabato scorso, in modalità videoconferenza, l’incontro tra gli alunni della classe III A dell’indirizzo coreutico-musicale del Liceo “Gravina” e lo scrittore crotonese, classe  1984, Maurizio Fiorino.

Durante l’incontro, organizzato dalla prof.ssa Claudia Iritale, nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Il Maggio dei Libri”, Fiorino ha presentato il suo ultimo romanzo “Ora che sono Nato”.

Il libro, ambientato in una provincia del Sud Italia, alla fine degli anni Novanta, ha come protagonista un adolescente, Fortunato detto Nato, ultimogenito di una famiglia composta da una mamma nevrotica, un papà megalomane e scaramantico, una sorella bugiarda e un  fratello bullo e balbuziente. Nato, invece, è un ragazzo timido e sensibile che sogna di diventare una Spice Girl.

Non ero juventino – si legge in un passo del romanzo –  non amavo il calcio e non credevo nella scaramanzia. In più volevo diventare una ballerina“.

La lettura del romanzo, da parte degli studenti del Gravina, ha offerto molti e interessanti spunti di riflessione: si è parlato del fenomeno del bullismo, ma anche di come si scrive un romanzo e di fotografia, dato che Fiorino oltre ad essere uno scrittore è anche un bravissimo fotografo.

All’incontro è intervenuta anche la dirigente scolastica, Donatella Calvo, che ha chiesto a Fiorino di descrivere il suo rapporto con Crotone.

Si tratta – ha detto lo scrittore – di un rapporto conflittuale. Sono andato via per studiare prima a Bologna e poi a New York.

A Crotone torno sempre, anche se per poco tempo, perché qui ritrovo le mie radici, il legame con la storia, con la Magna Grecia e con il Mediterraneo”.

Fiorino ha incitato i ragazzi a credere nei sogni, a continuare ad esprimere le proprie potenzialità, a non mollare mai, a non smettere mai di credere in se stessi.

Ha parlato anche della chitarra battente, attirando l’attenzione dei chitarristi della classe, uno strumento nato in Calabria che ha scoperto da poco,  insieme alla musica popolare.

L’incontro si è concluso con l’intervento musicale dello studente Mattia Rigillo, che, preparato  dalle professoresse Cannatelli e Murano, ha interpretato il brano “No matter what” di Calum Scott, e con la promessa di incontrarsi di nuovo e dal vivo, per la presentazione di un nuovo libro.