Scuola: incrementare le norme di sicurezza anticovid

CNDDU: "molte segnalazioni in merito alla mancata ottemperanza delle linee guida predisposte dal comitato tecnico del ministero dell’istruzione"

Riceviamo e Pubblichiamo:

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, valutando il continuo aumento dei contagi rispetto alla prima metà di settembre (25 settembre 1.912; 26 settembre 1869), chiede di incrementare le norme di sicurezza anticovid 19 nelle scuole, dopo aver ricevuto molte segnalazioni in merito alla mancata ottemperanza delle linee guida predisposte dal comitato tecnico del ministero dell’istruzione.

In particolare, sono emerse le seguenti criticità:

E’ preoccupante il dato relativo agli studenti e personale scolastico positivi, che, secondo le rilevazioni statistiche, ha già superato le 435 unità. Sono giunte, inoltre, le prime segnalazioni -ancor oggi anonime – circa i primi esposti da parte di genitori nei confronti dei docenti, considerati responsabili di eventuali pregiudizi arrecati agli alunni.

Al fine di tutelare la posizione dell’insegnante, si invitano tutti i docenti a segnalare ogni anomalia ai dirigenti scolastici ed al responsabile per la sicurezza sui luoghi di lavoro, rammentando che la mancata segnalazione può essere valutata ai fini della determinazione delle responsabilità.

Rileviamo, poi, la difficoltà, specie nel sud Italia, di ricevere e indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) durante la lezione nelle condizioni di mancanza di spazi adeguati e a mantenere il distanziamento come regolamentato, soprattutto nel caso di alunni di età compresa tra i 10 e i 16 anni.

Ancor oggi paiono assenti o quantomeno carenti le linee guida per i docenti di sostegno e per gli alunni assistiti, soprattutto in relazione alla mancata considerazione della peculiarità dei singoli casi che talvolta rende notevolmente difficile l’attuazione di misure anticovid.

Il CNDDU ritiene esecrabile e ingiustificabile, in considerazione dell’impossibilità di prevenire forme di contagio con gli strumenti messi a disposizione e l’imprevedibilità degli adolescenti presenti nelle aule, attribuire responsabilità penali a carico degli insegnanti e dei dirigenti, nel caso in cui qualcosa “vada storto”, eventualità, nelle presenti condizioni, tutt’altro che remota.