La frequenza delle cose…un Gravina alla “volta”

Secondo incontro delle "Conversazioni di Geo-Sofia”

Un nuovo incontro è stato organizzato con i ragazzi del 4^ e 5^ AL, del liceo Gravina di Crotone, che hanno partecipato, sabato 16 Gennaio, al secondo incontro di “Conversazioni di Geo-Sofia”, moderato dal prof. Antonio Giulio Cosentino; questi incontri rientrano nell’ambito del più ampio progetto “Le Pietre che narrano…Paesaggi futuri del-La citta educante”. Gli studenti, dopo aver dialogato, nel corso del primo incontro, con professori del calibro di Mario Tozzi e Paolo Mottana (link dell’articolo), anche nel corso di questa giornata hanno avuto la possibilità di confrontarsi con altre “eccellenze” del panorama nazionale. Il primo ad intervenire è stato il Prof. Telmo Pievani (Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova) che, prendendo spunto dalla carta geo-sofica del Comune di Crotone introdotta dal prof. Cosentino si è espresso, sul rapporto “Uomo-Natura”, partendo da uno degli argomenti più attuali in questo momento, ovvero la pandemia di “Covid-19”: “Questa pandemia non è venuta dal nulla. Oggi viviamo un era, partita 20/30 anni fa, in cui le pandemie sono più frequenti, perché noi siamo diventati ospiti perfetti per questi virus ed inoltre abbiamo messo in campo azioni sconsiderate che aiutano i virus, come ad esempio deforestazione, commercio di animali ecc. Il “Covid” è un capitolo riguardane la crisi della natura”.
Pievani ha effettuato una analogia tra la carta geo-sofica ed il testo “Spillover” di David Quammen, che nei primi mesi di lockdown era diventato l’argomento principale di molte discussioni, nel quale l’autore crea uno scenario (possibile), legato alle “pandemie”: “L’autore perché non è un mago – ha spiegato Pievani – ma ha messo insieme dati scientifici, che la maggior parte delle volte vendono ignorati” e sottolineando di come la lettura di filosofi come Hume e Spinoza, aiuterebbero oggi a comprendere meglio “la natura, che non è né buona né cattiva, semplicemente è amorale e imprevedibile:

anotnio giulio cosentino

Usare esercizi estetici, come l’immaginazione, ci aiuta a staccare dalla nostra dimensione; l’arte ci può permettere di avere uno sguardo decentrato su noi stessi e acquisire consapevolezza e lungimiranza. Bisogna imparare a fare qualcosa adesso i cui effetti si vedranno più avanti, andando contro il limite umano che ci spinge a fare cose solo se il loro effetto è immediato. Oggi siamo chiamati a prendere impegno etico.

Successivamente, il professore ha risposto alle domande incentrate sul tema “Antropocene”, con cui gli studenti si stanno confrontando, dall’inizio dell’anno, evidenziando cosa si intenda e quali siano le principali due correnti di pensiero rispetto questo “concetto”.

Questa parola nacque quasi per scherzo; ancora la parola Antropocene, non è stata aggiunta ufficialmente nella carta geologica, perché non ci si mette d’accordo su quando farlo cominciare, perché ci sono due scuole di pensiero: la prima, quella evoluzionista, fa risalire il periodo, in concomitanza con la transizione neolitica, ovvero quando Homo Sapiens usci dall’Africa e cambiò il mondo. Un’altra scuola di pensiero invece fa riferimento ad un età storica più recente, associando questo periodo alla prima rivoluzione industriale.

Con una nuova introduzione geo-sofica del prof. Cosentino, relativa alla generale perdita di “sensibilità” dell’uomo, il moderatore si rivolge alla prof.ssa Silvia Castellaro, del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi”, dell’Università di Bologna, che consente finalmente di farci “ascoltare” il “Canto del Liceo Gravina di Crotone” ottenuto dalla trasformazione del segnale sismico (microtremori) in segnale a noi “udibile” (Paesaggio sonoro del Gravina”). Parlando di Microtremori, ha spiegato ai ragazzi il concetto di “risonanza” in campo fisico, medico, musicale.

In musica, gli strumenti sono produttori di risonanza. Se abbiamo una corda attaccata a due estremi, le frequenze (quanto volte in un secondo compie un ciclo, sale e scende) saranno legate a quanto è lunga, la corda stessa e quanto è stata tirata; questi elementi permettono di accordare le corde.

Silvia Castellaro ha spiegato come lo studio di vibrazioni e microtremori sia fondamentale per la costruzione di ponti, edifici e strutture di qualsiasi tipo, precisando, poi, di come tutto, intorno a noi, vibri con una propria frequenza, anche se non c’è ne rendiamo conto: “la terra non è ferma, vibra e fa rumore; luna, maree, nuvole, masse d’aria, perturbazioni meteo, ma anche gli alberi e soprattutto l’uomo (creatore eccezionale di vibrazione), provocano vibrazioni”; Sono state fatte ascoltare in ultimo le registrazioni dei suoni del Ponte Morandi di Genova.

A seguire il maestro Gianluigi Borrelli, professore del Liceo Gravina di Crotone, ha mostrato la prima bozza della composizione musicale Il “Canto della Terra” (“Paesaggio sonoro del Liceo Gravina”) che coniugherà la geologia alla musica. Tale operazione, avviata pochi mesi fa, consiste nella “traduzione” delle onde sismiche, registrate con un sismografo sul sottosuolo del Liceo Gravina, in un vero e proprio spartito musicale, che verrà eseguito verso fine anno nei pressi della Chiesetta di San Francesco adiacente al Fiume Esaro di Crotone. Un progetto ambizioso, sul quale “si dovrà ancora molto lavorare”, he detto Gianluigi Borrelli, ma che sicuramente rappresenterà “in maniera emblematica il Liceo Musicale”. La conversazione si è conclusa con Maurizio Issioni (Presidente di A.N.C. Brugherio), che dopo aver riassunto quanto fatto fino ad ora con le due classi (più di 20 ore di lavoro), ha fornito gli spunti finali per la realizzazione finale dei “prodotti ludici di Educazione Civica” da proporre alle varie organizzazioni di Protezione Civile del territorio comunale/provinciale/regionale per la diffusione delle buone pratiche di protezione civile nel campo dell’educazione civica (scuola, cittadino, piazze, etc.). Interessante, a riguardo, è stata la “predizione” geo-sofica del prof. Cosentino che, facendo riferimento al Libro di Giona, mette ogni cittadino davanti alla scelta del profeta minore (Giona al Semaforo). Come andrà a finire? La risposta è ovviamente aperta!