Fa tappa all’I.I.S. Pertini Santoni di Crotone Il MOIGE

Presentata "Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale" la quinta edizione del progetto sul corretto utilizzo del web e dei device.

Con il SID 2021, è partita la 5° edizione del “Mese per la Sicurezza in rete”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e da “Generazioni Connesse”. Anche l’ I.I.S. Pertini Santoni di Crotone, durante questo mese, come tutte  le scuole d’Italia, ha svolto una proficua attività di divulgazione dei principi dell’uso positivo della rete e degli strumenti tecnologici. Le nuove tecnologie e la rete sono, oramai, strumenti irrinunciabili della nostra quotidianità e ci offrono possibilità, fino a poco tempo fa, impensabili. La rete, mondo affascinante e straordinario,  nasconde, però, molte insidie e tanti pericoli, specialmente per i ragazzi che non hanno, ancora, sviluppato appieno la propria personalità e, pertanto, è indispensabile che i giovani si abituino ad utilizzare la rete con responsabilità e nel rispetto degli altri.  In tal senso, l’impegno, costante e puntuale, del nostro Istituto, è stato riconosciuto e premiato con il titolo di “SCUOLA VIRTUOSA, ottenuto nell’ambito del Progetto “GENERAZIONI CONNESSE”, a cui ha partecipato, recentemente. Possiamo, quindi, comunicare, con piacere, alle famiglie dei nostri studenti ed al territorio tutto, di aver  completato, con successo, il percorso per prevenire, riconoscere, rispondere e gestire, eventuali situazioni problematiche, relative a fenomeni di bullismo e cyber bullismo. Il documento di “ePolicy” che ne è scaturito, rappresenta una dichiarazione programmatica, volta a promuovere le competenze digitali ed un uso delle tecnologie digitali positivo, critico e consapevole, sia da parte dei ragazzi e delle ragazze, che degli adulti coinvolti nel processo educativo.  La “ePolicy” realizzata nella nostra Scuola,  è risultata conforme agli standard richiesti, per cui siamo stati inseriti nella Banca dati Nazionale degli Istituti Virtuosi, un albo ufficiale di tutte le istituzioni scolastiche che hanno deciso di intraprendere questo percorso.

La qualifica di “scuola virtuosa”, sui temi relativi all’uso sicuro e positivo delle tecnologie digitali, è da considerarsi un primo risultato che dà senso e significato al continuo impegno profuso da tutta la nostra comunità scolastica, soprattutto in considerazione degli episodi di bullismo, cyber bullismo e comportamenti violenti che, negli  ultimi tempi, hanno riguardato sia gli studenti  che i docenti. Inoltre , nella giornata odierna, i nostri ragazzi sono stati protagonisti del webinar promosso dal MOIGE, un’associazione di promozione sociale, impegnata in ambito sociale ed educativo, per la protezione dei minori  «minacciati dalla pedofilia, dal bullismo o da spettacoli televisivi violenti e volgari», nonché per la tutela dei diritti dei genitori. Il Moige – Movimento Italiano Genitori ONLUS– agisce per la protezione e la sicurezza dei ragazzi, attraverso azioni di intervento e prevenzione, riguardo ai problemi dell’infanzia e dell’adolescenza e, tra le diverse iniziative, prevede la formazione di 5 studenti, destinati a diventare “Giovani Ambasciatori” della lotta al bullismo, in modo che possano costituire un punto di riferimento, per tutti i loro compagni di scuola. Questo progetto è promosso dal Moige, in collaborazione con il Miur (Un Nodo Blu), la Polizia di Stato,  l’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani- e l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America e con il supporto di Enel, di Trend Micro e di Intesa San Paolo.
Il progetto “Giovani Ambasciatori contro il cyberbullismo” è portato avanti coinvolgendo anche le scuole Cefa, la cui finalità primaria è quella di promuovere la cultura e l’educazione, che veda nella famiglia il soggetto sociale più rilevante. I Genitori, gli Enti educativi esterni e le associazioni, in continuità con l’Istituto scolastico, dovrebbero essere partecipi e attivi, nelle azioni di promozione ed educazione, sull’uso consapevole delle TIC e della Rete, nonché sull’uso responsabile dei device personali; dovrebbero relazionarsi, in modo costruttivo, con i docenti, sulle linee educative che riguardano le TIC e la Rete e comunicare con loro, circa i problemi rilevati quando i propri figli non usano responsabilmente le tecnologie digitali o Internet. Sarebbe, dunque, estremamente importante, che accettassero e condividessero i principi sanciti nell’ “ePolicy” dell’Istituto. Nella convinzione che la Scuola, luogo istituzionalmente deputato alla formazione della coscienza civile dei giovani, debba  esercitare un ruolo determinante, nella prevenzione di comportamenti a rischio, auspichiamo di  poter continuare, con successo, la nostra azione pedagogica e sociale. Il compito di una scuola che riconosca la propria funzione educativa è, infatti, quello di non chiudere gli occhi e di entrare nelle dinamiche formative cercando di orientarle, con interventi di prevenzione e accoglienza, non episodici, o con percorsi diretti al contrasto, laddove le criticità siano manifeste o, addirittura, siano una componente della “normalità”.

La professionalità del docente è, allora, direttamente proporzionale alla sua capacità di dialogo, di ascolto, di osservazione e all’attenzione che pone nel veicolare i suoi messaggi e nel recepire quelli degli allievi.  Presupposto, indispensabile, di un rapporto pedagogico positivo, è il consolidamento di una comunicazione efficace, che tenga conto della presenza, in qualunque relazione, di più soggetti e  pertanto, l’educatore  deve analizzare, attentamente, le sue modalità comunicative ed adeguarle al contesto. La relazione educativa, già di per sé non semplice, è resa, oggi, ancor più complicata a causa dei mutamenti straordinari che, in nessun’altra epoca si sono mai succeduti, in modo tanto repentino.
(V. Pellegrino, La relazione educativa nella società post-moderna).