Racconta Koiné: conclusa la terza edizione

Ottima affermazione delle ragazze crotonesi alla 3^ edizione del Concorso Letterario "Racconta Koiné"

Si è svolta, il 26 maggio, la premiazione della 3^ edizione del Concorso Letterario, rivolto a ragazzi della Scuola secondaria di I e II grado, Racconta Koiné. Il tema proposto quest’anno è stato: “Distanza Liquida – come gli adolescenti immaginano i nuovi scenari nelle dinamiche comunicative e relazionali con l’avvento della Pandemia“. Ottima affermazione degli studenti crotonesi che si sono aggiudicati il secondo posto e una Menzione speciale. Di seguito le motivazioni date dalla giuria, composta dagli esperti della manifestazione “Librinfestival, associazione culturale”:

Menzione speciale a: Valentina Vallies, Istituto Giovanni XXIII II A Crotone Per lo scritto DISTANZA LIQUIDA Premiamo la completezza dell’elaborato in ogni sua parte, a partire dal titolo, dall’uso della forma saggistica attraverso l’inserimento di citazioni in perfetta aderenza al tema, per terminare con l’originalità del disegno, che determina il valore aggiunto al componimento. Significativo nella sua drammaticità, in cui, con indiscusso talento, l’autrice trasmette quell’emozione che la forma saggistica ha anticipato. L’espressività dell’immagine rende viva e tangibile la sofferenza degli occhi, specchio di un anima devastata che si sforza di continuare a vivere.
Seconda classificata: Ilenia Rizzuto I F Liceo Classico Pitagora Crotone
Motivazione: si premia la capacità di utilizzare la “selva oscura” dantesca come metafora dello scenario attuale con il quale gli adolescenti si sono ritrovati a fare i conti all’improvviso, costretti, senza ancora averne gli strumenti, a modificare le modalità di relazione con se stessi e con gli altri. “Mi ritrovo in una selva oscura” è l’incipit utilizzato dall’autrice: buio, silenzio e solitudine sono diventate paure reali e tangibili nel vissuto quotidiano. Attraverso un procedere coerente, cauto e riflessivo, all’interno di una struttura ben organizzata, la protagonista del racconto riesce a rappresentare il buio interiore, l’oscurità della selva, percepita in primo grado come immobilità, contrapposta alla distanza dell’esterno irraggiungibile. Per cambiare le dinamiche interiori e attingere al coraggio latente la famiglia sarà il punto fermo da cui partire e a fare da guida per sciogliere il nodo della paura e raggiungere la luce e la consapevolezza del proprio io. Ancora una volta si evidenziano le grandi doti della popolazione giovanile, la loro sensibilità e le loro potenzialità. L’Atelier Koinè continuerà la sua azione di valorizzazione dei degli stessi, della comunità che sta intorno e del ruolo fondamentale della scuola e degli insegnanti.