Sfida da “Mabbers” all’I.C. “Giovanni XXIII”

Parte una sfida nazionale legata al Progetto M@B Class Italia che si colloca nella più ampia cornice del Piano Nazionale per la Scuola Digitale

Per i giovani esploratori dell’I.C. “Giovanni XXIII” di Crotone, parte una sfida nazionale legata al Progetto M@B Class Italia che si colloca nella più ampia cornice del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD).  Le alunne e gli alunni della classe 2A, guidati dai docenti dell’istituto e coordinati dalla “MAB Teacher guide”, Alessandra Errigo, sfideranno i loro coetanei di altre realtà della Sottorete 7 (Calabria e Campania) per aggiudicarsi la possibilità di competere con le altre regioni d’Italia in una challenge che vedrà un solo istituto vincitore in tutta Italia. La sfida è profonda e ambiziosa: il mondo degli adolescenti si confronta con quello degli adulti sul tema della riqualificazione territoriale.

Il progetto MAB fa riferimento al format del Collaborative MApping laBoratory per l’attuazione, nelle classi, di una didattica innovativa che, basandosi sull’Outdoor learning, ha l’obiettivo di favorire la conoscenza geografica dei luoghi e del loro patrimonio culturale. Il Mapping Lab, tuttavia, è soprattutto un laboratorio di osservazione e di educazione alla bellezza, poiché si poggia sulle emozioni che ciascuno di noi sente e vive quando è immerso totalmente nell’ambiente che sta esplorando e che, quindi, ha lo scopo di stimolare, nelle nuove generazioni, la capacità di osservare il proprio territorio con “occhi nuovi” e nutrire un maggiore interesse rispetto al valore estetico e culturale del paesaggio. Il tema scelto dal MAB Nazionale per l’anno in corso è: “L’opportunità delle fonti”. L’ l’I.C. “Giovanni XXIII” è fortemente legato alla sua identità storica ma è, allo stesso tempo, protesa verso le metodologie didattiche innovative grazie alla visione della Dirigente scolastica Roberta Boffoli che spinge verso l’ampliamento del campo pedagogico e di ricerca e indirizza il corpo docenti a promuovere una cultura partecipativa e responsabile dell’individuo nei confronti della collettività e dell’ambiente, a stimolare, in ogni allievo, fantasia, inventiva, estro e genialità attraverso percorsi mirati allo sviluppo del pensiero creativo e della capacità immaginifica, a educare all’inclusione e all’interazione positiva con la propria realtà sociale, culturale ed economica al fine di sviluppare un’etica di cittadinanza globale sostenibile. E’ in questa continua ricerca che ci siamo imbattuti nella Rete MAB Italia.
I ragazzi e le ragazze che parteciperanno al progetto avranno il compito di ideare, scrivere e raccontare storie “potenti” e non convenzionali in grado di unire in un’unica trama narrativa i risultati dell’attività di mappatura; dovranno immaginare e costruire strategie di sviluppo e rigenerazione dei luoghi, abilitando percorsi di innovazione culturale ed economica, anche grazie a nuove analisi sulle potenzialità territoriali. Tutto ciò servirà a rendere più accessibile e fruibile un luogo a tutta la comunità con l’obiettivo di ridurre i disagi che insistono su di esso, di ottimizzare le risorse umane ed economiche e a far nascere nuove relazioni, alleanze, coalizioni e collaborazioni intra o extra territoriali. Tale metodologia didattica, di tipo costruttivista, trasversale alle discipline e incentrata sul discente, oltre che stimolare l’intelligenza emotiva, favorisce lo sviluppo delle otto competenze chiave europee che sono alla base della formazione del cittadino contemporaneo.