Gli studenti del “Gravina” incontrano i geologi dell’Unical foto

L'incontro organizzato in occasione della Giornata nazionale del paesaggio e nell’ambito del progetto “Le pietre che narrano” che ormai da qualche anno il professore Antonio Giulio Cosentino porta avanti, con cura e passione, nella sua scuola.

“Dobbiamo salvare l’umanità, non solo il pianeta”. È questo il monito che il prof. Edoardo Perri, docente di Scienze Geologiche del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Unical, ha lanciato agli studenti del Liceo “Gravina” di Crotone nel corso di un interessante incontro organizzato in occasione della Giornata nazionale del paesaggio e nell’ambito del progetto “Le pietre che narrano” che ormai da qualche anno il professore Antonio Giulio Cosentino porta avanti, con cura e passione, nella sua scuola. Nella sua lectio magistralis, dal tema “Pianeta Terra”, il prof. Perri ha spiegato, davanti ad una platea di studenti molto attenti, come l’emissione di anidride carbonica – che nel corso degli ultimi duecento anni è aumentata in maniera esponenziale a causa dell’inquinamento atmosferico – porterà ad un’estinzione di massa. Si stima che i cambiamenti climatici, dovuti in gran parte alla deforestazione, potrebbero portare nel giro di soli trent’anni all’estinzione di 1/5 delle specie attualmente esistenti sul pianeta ed entro il XXI secolo addirittura ad ½. Dati sicuramente allarmanti. “I cambiamenti ambientali – ha aggiunto il prof. Perri – non devono spaventarci. Il nostro pianeta nel corso della sua storia – che dura da quattro miliardi di anni- ha subito tanti cambiamenti. Ciò che preoccupa è piuttosto la repentinità di tali cambiamenti. Ecco perché è necessario limitare l’emissione dell’anidride carbonica adottando nuovi e corretti stili di vita”.

L’incontro si è arricchito con l’intervenuto del prof. Salvatore Critelli, anche lui docente di geologia dell’Unical, che ha voluto con orgoglio sottolineare le sue origini cirotane. Il prof. Critelli ha raccontato com’è nata la sua passione per la geologia e ha motivato gli studenti nella difficile scelta della facoltà universitaria: “Qualunque scelta facciate – ha detto – credete sempre in quello che fate”. Soffermandosi sulla geologia il prof. Critelli ha poi detto: “La geologia rispetto alla matematica, alla fisica, alla biologia, è una scienza giovane: i primi corsi di studi di Scienze Geologiche in Italia nascono alla fine degli anni Cinquanta, ma interviene in maniera prepotente nel nostro modo di vivere perché studia i fossili e la nostra società è una società industriale basata prevalentemente sul consumo dei combustibili fossili (gas, petrolio, carbone), che non sono risorse inesauribili. Sfruttiamo le risorse fossili, sappiamo quanto ce ne sono e quanto ne consumiamo, dove le possiamo reperire e quanto ce ne restano. Di carbone ne abbiamo per i prossimi 250 anni, di gas per i prossimi 75 anni e di petrolio per i prossimi 50 anni. Il futuro è quello di un’altra rivoluzione industriale  – che è già iniziata –  basata sull’utilizzo di risorse energetiche alternative che possono ridimensionare il consumo degli idrocarburi”. L’incontro si è concluso con le domande degli studenti delle classi del triennio dell’indirizzo linguistico, domande volte soprattutto a conoscere lo stato in cui versa il territorio calabrese, reso sempre più fragile dagli abusi edilizi, da una parte, e dagli eventi alluvionali, dall’altra.