Anche per fare l’autista di ambulanza dopo concorso vinto bisogna raccomandarsi… a Gratteri! foto

L'Asp di Crotone emana una procedura di mobilità per attingere al personale di o.t.s. autista d’ambulanza e non attinge a graduatoria di Concorso espletato nel 2017 in pieno "clima" pre elettorale.

di Procolo Guida

Ma è possibile che in Calabria quando si parla di concorsi pubblici e di conseguenti assunzioni, e non solo nel campo sanitario, c’è quasi sempre da assistere a ricorsi e, nella migliore delle ipotesi, a porre domande? Oggi siamo costretti ad andare nello specifico e controverso caso degli autisti di ambulanza: da quasi tre anni c’è una graduatoria che ha classificato idonei, all’interno della graduatoria valida ed efficace di “Operatore tecnico specializzato, Autista di ambulanza, cat. B, approvata dall’A.S.P. di Crotone con Delibera n. 203 del 27.12.2017”, tale graduatoria è arrivata in seguito ad avvenuto superamento di una prova concorsuale. Tale graduatoria ha validità regionale, sia in punta di diritto che in punta di fatto; anche e soprattutto per altri atti consumatisi in seno a delibere ed atti di più dirigenti succedutisi alla carica di Commissario ad Acta per il piano di rientro sanitario della Calabria.

A confermare tale diritto dei vincitori di quel concorso si sono susseguiti altri atti di altre Asp calabresi e, non per ultimo di certo, una unanime Giurisprudenza in materia che in ossequio a quanto prescritto dal Legislatore, dispone che vi è obbligo, ove la p.a. si determini a colmare un vuoto d’organico, a fronte dell’alternativa tra assumere il nuovo personale attingendo dalla graduatoria efficace ovvero indire una distinta procedura selettiva, il soggetto pubblico dovrà orientare la propria scelta verso l’utilizzazione delle graduatorie con idonei.

Vi è di più direbbero gli avvocati: si perché proprio un D.C.A. (decreto del Commissario ad Acta n. 2/2015 di cui qui vi pubblichiamo un estratto) individua proprio in ragione delle fonti di diritto superiore citate, anche un altro principio che realizza con pienezza la finalità di contenimento della spesa pubblica; ed indica, dunque, l’iter che le Aziende Sanitarie devono osservare, stabilendo un preciso ordine di priorità proprio in caso di necessità di assunzioni. Questo criterio che ha dovuto già vedere pronunciarsi il TAR più volte per farlo rispettare, prescrive etteralmente: a) immissione in ruolo dei vincitori di concorso pubblico; b) attivazione dei processi di mobilità…, beh qui il sig arriva d’obbligo!

Anzi il sig dovrebbe divenire pianto a dirotto dopo tutta questa doverosa premessa; perché il 3 settembre scorso, arriva una delibera del Direttore Generale facente funzione proprio dell’Asp di Crotone, la numero 095 (che anche qui vi pubblichiamo). Ebbene con questa delibera l’A.S.P. di Crotone emana una procedura di mobilità per attingere proprio al personale di o.t.s. autista d’ambulanza.

Al netto dell’imminenza elettorale crotonese e delle conseguenti e “facilistiche” deduzioni che ne potrebbero conseguire, noi ci limitiamo a due semplici (per davvero) domande che rivolgiamo alla dirigenza TUTTA della sanità calabrese, partendo dall’Asp di Crotone (facenti funzione e non), proseguendo con il Commissario ad acta per il piano di rientro del dissesto finanziario Cotticelli fino ad arrivare al Ministero: c’è qualcuno in grado di monitorare il danno economico conseguente dai ricorsi legali PERSI solo degli ultimi 3 anni? L’attuale gestione commissariale della sanità calabrese targata 5stelle è ad esempio in grado di quantificare questo tipo di danno erariale e magari fare una cartina di contagio delle varie Asp calabresi? Se si dovesse conclamare un “errore” evidente di questa procedura, andranno a casa questi vertici dell’Asp crotonese? E’ possibile che anche in tema di concorsi questa regione possa sperare solo in Gratteri?