Calabria, per le Bcc ruolo fondamentale sul territorio

La First Cisl Calabria ha tenuto una tavola ritorna sulle BCC dal titolo: “Il Credito Cooperativo tra Europa e coesione territoriale”. Il tema è stato il ruolo fondamentale sul territorio delle BCC e il rischio di abbandono dei territori.

La tenuta del credito cooperativo in Calabria sembra essere la diretta conseguenza della chiusura degli sportelli e dell’abbandono del territorio da parte delle grandi banche. Un fenomeno rappresentato nella tavola rotonda organizzata da First Cisl Calabria: “Il Credito Cooperativo tra Europa e coesione territoriale”. All’evento – introdotto dal segretario generale First Cisl Calabria Giovanni Gattuso e moderato da Paolo Grignaschi, responsabile del Network dirigenti Bcc First Cisl – hanno partecipato il direttore generale di Bcc del Crotonese Cosimo Puglia, il direttore generale di Bcc del Vibonese Fabio D’Orefice, il direttore generale di Bcc di Cittanova Mario Luca Corvo, il presidente di Bcc di Mediocrati Pasquale Giustiniani. Nel corso del suo intervento, il segretario nazionale con delega alle Bcc Pier Paolo Merlini ha sottolineato come “contrariamente a quanto succede nei grandi gruppi bancari che privilegiano il mercato e la finanza, il credito cooperativo rivolge le sue attenzioni alle realtà economiche territoriali e alle persone”.
I dati, raccolti e presentati da Giovanni Sentimenti del Comitato scientifico Fondazione Fiba, evidenziano come dal 2000 al 2020 il numero degli sportelli delle Bcc sia cresciuto da 2.954 (pari al 10,48% del totale) a 4.204 (pari al 17,90%), mentre nel periodo 2003- 2019 i comuni italiani che hanno registrato la presenza di una Bcc sono passati da 2.298 a 2.635, di cui in 650 costituiscono l’unica presenza bancaria. Nello stesso periodo, l’intero sistema del credito (Abi e Bcc), che nel 2000 operava tramite 28.194 sportelli (34.139 nel 2008), li ha ridotti a 23.481 nel 2020. L’analisi dei dati relativi alla regione Calabria, riferiti all’andamento degli sportelli del credito cooperativo operanti sul territorio, evidenziano un incremento in termini percentuali: dal 15,51% del 2000 al 20,38% del 2020, contro una media nazionale del 17,90%.

Non dobbiamo e non possiamo sprecare gli avvertimenti che questa crisi ha messo in evidenza – ha continuato Merlini – e questo accadrà solo se saremo in grado di rimanere nella realtà. Una considerazione espressa in tutti i vostri interventi: ognuno deve portare il proprio contributo, la propria disponibilità e il proprio lavoro. Come First Cisl siamo pronti a trovare soluzioni, percorsi nuovi anche fuori dagli schemi tradizionali. Il Manifesto AdessoBanca e la proposta relativa all’adozione dei ‘consulenti indipendenti’ ne sono un esempio, idee già potenzialmente in atto. Abbiamo la necessità di confrontarci per costruire insieme il futuro con un orizzonte più ampio, tenendo al centro le persone e lavorando per il bene di tutti. Eventi come questo – ha concluso Merlini – devono essere l’occasione per affrontare i problemi con libertà, ognuno con le proprie esperienze perché è su questo che si costruisce.