Sindaco Voce, noi giovani inascoltati e costretti ad andare via

Un giovane scrive al sindaco di Crotone Vincenzo Voce.

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Riceviamo e pubblichiamo:

Egregio sindaco Voce chi le scrive è un ragazzo di 20 anni che due anni fa si è diplomato e per amore della mia città e della mia famiglia ha deciso di restare qui a Crotone. Crotone è la città che mi ha dato i natali e sono fiero di essere crotonese e di vivere qui nella mia città. Un anno fa quando è stato eletto ho sperato e ho creduto in lei affinché potesse dare ascolto a noi giovani ma dopo un anno mi ritrovo ad essere deluso dal suo operato. Io non ho mai cercato nulla, anzi dopo la scuola ho avuto la fortuna di trovare lavoro presso una pizzeria dove svolgo la mansione di lavapiatti e ciò mi permette di pagarmi gli studi universitari. Ho deciso di restare a Crotone perché credo nella mia città, credo nei sentimenti che mi animano e che mi legano a questo territorio. Ma mi creda essere giovani a Crotone è difficile, soprattutto al giorno d’oggi dove siamo praticamente inascoltati dalla politica, come se noi non avessimo idee o diritto di parola. In questi anni ho visto tanti amici andare via a malincuore per lavoro o per studiare e mi creda mi viene da piangere e ci resto male perché è una sconfitta per tutti quando un giovane è costretto ad andare via. L’amore per la città non deve essere solo a parole ma deve essere accompagnata da fatti concreti, cosa che da lei in questo anno io non ho visto. Possibile che il potere, la rincorsa sfrenata ad una fascia possa prevalere sull’amore per la propria terra natale? La prego, rifletta, è un giovane che glielo chiede, un giovane innamorato di questa terra che ha deciso di restare perché ci crede nella rinascita di questo territorio che chiede e merita rispetto e amore. Noi giovani vogliamo restare qui, restare nella nostra città e lei come sindaco deve battersi per questo e deve creare le condizioni necessarie affinché questo accada.

Cordialmente,

T.M.

 

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