A tu per tu con lo scrittore crotonese Roby Contarino

Intervista al giovane scrittore crotonese Roby Contarino.

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Crotonese, classe 1992 e con un curriculum di tutto rispetto. Stiamo ovviamente parlando del giovane Roby Modesto Maria Contarino. Scrittore, poeta, autore di canzoni e blogger per alcune testate giornalistiche online. Da settembre 2020 ha ideato e conduce, con il contributo della redazione di QuotidianPost, il broadcast “Un Caffè con…” in cui ospita scrittori, poeti, musicisti, cantanti e artisti. Studioso di mariologia ha scritto diversi articoli collaborando con il Centro di Servizio Comunicazione del Santuario Internazionale Nostra Signora di Lourdes. Sulla scia di questo conduce ogni sabato una rubrica dedicata alla piccola veggente di Lourdes “Santa Bernadette Soubirous”.
Nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo “Un amore, un destino”, edito Eracle. Nel 2017 ha pubblicato “Come dentro una bottiglia”, edito sempre Eracle e sempre nello stesso anno “All’ombra dell’ultimo sole” scritto con l’amica Ilaria Parenza. L’anno dopo pubblica “Il Pianista e la bambina: vita sopra le righe”, edito Aletheia. Nel mese di giugno 2020 pubblica “La bambina dagli occhi di vetro”, sempre nello stesso anno pubblica “Marcella Mariani, la breve vita di una Miss Italia” scritto insieme all’amico Antonio Tavani. Nel 2021 pubblica la sua prima raccolta di poesie “Vita e parole d’un rinato Om”; “La piccola d’Angeliana” scritto in collaborazione con l’amico Vincenzo Mirra e “Raziel e la fiamma eterna” scritto in collaborazione con l’amico Martino Carvelli. Nel 2021 ha partecipato come autore al Concorso Canoro Nazionale “Note in Radio” con il brano “Serena la Sirena”. Il 2022 si è aperto con un altro traguardo importante, infatti, nel mese di febbraio sarà in gara con un suo testo alla prima edizione del Festival di Sanremo per la musica cristiana.
Lo abbiamo incontrato per ascoltare da lui le sensazioni per questo ennesimo traguardo raggiunto.

“Buongiorno Roby e grazie per il tempo che ci stai concedendo”.

“Buongiorno e grazie a voi”.

“Sono trascorsi un bel po’ di anni da quando hai debuttato come scrittore con il tuo primo romanzo ‘Un amore, un destino’, quali ricordi conservi di quel tempo?”.

“Di quel tempo conservo molti ricordi belli che porterò sempre con me e continuerò a custodirli gelosamente. Da quando avevo 11 anni e inizia a scrivere dicevo un giorno vedrai, riuscirò a realizzare il mio sogno, vedere pubblicato un mio libro, qualcosa che ho scritto io e così è stato. Ci son voluti un bel po’ di anni ma la cosa più importante è esserci riuscito. Un altro ricordo bellissimo e che porto dentro è l’aver conosciuto una persona straordinaria che poi è diventato un mio carissimo amico e mio grande sostenitore, Francesco Vignis, portavoce e addetto stampa del comune di Crotone che prima di chiunque altro ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di presentare il libro nella mia città. Sarò sempre in debito con lui e se oggi sono arrivato qui è grazie anche a lui che ha sempre creduto in me ancor prima che ci credessi io”.

“In seguito hai scritto e pubblicato altri romanzi, alcuni nati in collaborazione con altri amici scrittori. Come mai questa scelta di condividere con altri la tua passione per la scrittura?”.

“Semplicissimo. Io credo che collaborare vuol dire anche crescere e imparare. Da ognuno di loro ho imparato qualcosa e ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa. Di Ilaria mi ha colpito la sua dolcezza, il suo coraggio nel mettere a nudo le proprie emozioni e sensazioni anche se spesso le facevano male. Di Antonio mi ha colpito la sua passione, che poi ci unisce, per la bella Miss Italia Marcella Mariani. Di Vincenzo mi ha colpito la sua sensibilità e poi la sua caparbietà. Infine, di Martino mi ha colpito la sua voglia di credere e di lottare per un sogno, la stessa che anima me ogni giorno”.

“Tra tutti i romanzi che hai scritto, ce ne è uno in particolare al quale sei più affezionato?”.

“A questa domanda solitamente tutti rispondono che i libri sono come dei figli e quindi non puoi dire che uno è migliore dell’altro ma non è il mio caso. Io posso dirti che il romanzo a cui sono più legato è “La bambina dagli occhi di vetro”, un romanzo tratto da una storia vera, la storia della meravigliosa Giorgia e della sua mamma Angela. Ho avuto l’immensa fortuna di conoscere Giorgia e di specchiarmi nei suoi bellissimi occhi e questa cosa me la custodirò nello scrigno del mio cuore”.

“Nel mese di settembre 2020 hai ideato e conduci un broadcast in cui inviti e intervisti artisti emergenti ma anche artisti di grande calibro nazionale e non solo. Come è nata questa idea?”.

“Ti dirò, è nato tutto per gioco. Io sono molto attivo sui social, però cerco sempre di usarli bene e con bene intendo in modo responsabile e soprattutto cercando di far trapelare messaggi positivi e cose belle. Così, spinto da questa voglia, ho deciso di intervistare una mia amica Vanessa Scigliano che si è sottoposta a questa tortura (scherzo) e da lì poi è iniziato il tutto. Il primo anno ho chiuso con più di 200 interviste”.

“Da anni collabori con la testata giornalistica QuotidianPost e da qualche mese anche con la testata giornalistica crotonese Crotoneinforma. Dico bene?”.

“Sì dici bene. QuotidianPost è una realtà meravigliosa e poi devo tantissimo ad Antonio Flora e a Lorita. Hanno creduto dal primo giorno in me, hanno creduto anche nel progetto del broadcast e se oggi tutto questo si è realizzato è certamente grazie a loro.
Ho iniziato da poco la mia esperienza in Crotoneinforma però da subito mi sono sentito parte integrante di questa squadra e spero nel mio piccolo di poter contribuire e fare bene. Un grazie di cuore al mio carissimo amico Procolo Guida che ha creduto in me e ogni giorno mi supporta e mi sopporta così come anche l’amico Lello Arcuri che con pazienza mi ha introdotto in questo meraviglioso mondo. Che dire, sono veramente fortunato ad avere l’onore e il privilegio di poter collaborare con due grandi professionisti come loro da cui ho solo da imparare”.

“Da qualche tempo, oltre a scrivere romanzi, ti dedichi anche a scrivere testi di canzoni. Lo scorso anno hai partecipato al Concorso Note in Radio con la canzone Serena la Sirena e che in seguito ha ha riscontrato grande successo; mentre nel mese di febbraio ci sarà una canzone che hai scritto in gara alla prima edizione del Festival di Sanremo per la musica cristiana. Ti aspettavi tutto questo?”.

“A dire il vero no. Non mi aspettavo tutto ciò, è stata una sorpresa per me. Quando scrivo cerco sempre di metterci cuore ed enfasi e sono felice che questo arrivi. Il merito del successo di Serena, la Sirena lo devo al mio carissimo amico Michele Auddino che ha saputo dare lustro e magia alla canzone; al mio carissimo amico Riccardo Lasero che ha creduto dal primo giorno in questa canzone, alla carissima Samantha organizzatrice insieme a Riccardo del Concorso e anche alla dolcissima e meravigliosa Martina che ha dato voce e anima alla nostra piccola Serena permettendole di arrivare a più gente possibile. 
Per quanto concerne Sanremo, è nato tutto per caso. Ho avuto l’immenso piacere e onore di conoscere Marco Tanduo, un grande artista e una persona fantastica, ed è nata una sorta di collaborazione nonché una bellissima amicizia. Non posso spoilerare nulla, e poi credo che il vero protagonista sia lui e gli auguro di cuore che possa essere l’inizio di tante altre avventure perché se lo merita”.

“Roby, tu hai lavorato e vissuto in Francia ma poi hai deciso di ritornare qui a Crotone, nella città che ti ha dato i natali. Come mai questa scelta? E poi, dal momento che sei molto attivo e attento alle problematiche della città quali consigli ti sentiresti di dare ai giovani?”.

“Sì dici bene, ho lavorato e vissuto in Francia ed è stata un’esperienza meravigliosa. Come dice Padre Nicola, che è stato il mio padre spirituale lì, Lourdes è tutti i giorni, Lourdes è nelle nostre realtà ed è dovere di ognuno di noi non restare inermi a guardare o ancora peggio indifferenti ma dobbiamo avere il coraggio di rimboccarci ogni giorno le mani e cercare di fare il nostro per cambiare in positivo le cose. Ai giovani dico di non demordere mai, di non lasciarsi mai abbattere da niente e da nessuno. Di avere sempre fame e sete di giustizia, di lottare per un sogno camminando sempre a testa alta e soprattutto di non aver paura di osare anche se questo significa esporsi a dei rischi. E infine, di avere sempre il coraggio di dire la propria opinione, senza timore. Questo poi permetterà loro di capire chi sono i veri amici e chi invece sta loro vicino solo per meri interessi”.

“In conclusione, Roby quali sono i tuoi prossimi progetti?”.

“Sto lavorando ad un nuovo romanzo che uscirà, salvo imprevisti nel mese di luglio. Sarà una storia bellissima, come sempre tratto da una storia vera, e tratterà un periodo storico che ha segnato tutto il mondo e cioè la Shoah. Il titolo è: Il nazista e l’ebrea: l’amore proibito di Auschwitz. Non posso dire nulla di più se non di attendere”.

 

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