#DistantiMaUniti: Giovanni Stroppa

“Una stagione eccellente, stava andando tutto nel miglior modo possibile e avevamo agguantato il secondo posto".

Proseguono gli appuntamenti con Rossoblù #DistantiMaUniti e oggi è il turno di mister Stroppa.

Il tecnico pitagorico è nato a Mulazzano nel lodigiano e ha moglie e figli che abitano a Carpaneto nel bresciano, due tra le zone più colpite dal Covid-19, e dalla sua abitazione di Crotone ha rilasciato le seguenti dichiarazioni partendo appunto dalla situazione che stiamo vivendo:

“A Crotone sembra che la situazione sia sotto controllo senza emergenza negli ospedali, quindi si aspetta la possibilità di tornare alla vita normale in maniera magari un po’ più serena.
Per quanto riguarda invece casa mia, devo dire che la situazione è molto complicata.
Mia moglie, i miei figli, mia mamma e mio fratello mi raccontano di una situazione inverosimile, e quello che vediamo nei telegiornali è qualcosa di estremamente eccezionale in questo senso”.

Si parla di eventuale ripresa o addirittura di stop, qual è il pensiero di Stroppa?

“Sono assolutamente d’accordo su un’eventuale ripresa dei campionati, vorrei che si portassero a termine.
E’ chiaro che prima bisogna vedere quanto durerà ancora questa situazione d’emergenza, dopodiché spero che si potrà concludere la stagione.
Ovviamente non spetta a me, decideranno i vertici.
Noi siamo in attesa e vedremo come andrà a finire”.

Come trascorre in questo periodo le giornate e che programma ha dato ai suoi calciatori?

“Fortunatamente, grazie ad internet, guardiamo tante partite, da quelle meno recenti a quelle relative a questa stagione.
E’ anche l’occasione giusta per leggere un buon libro e guardare alcune belle serie televisive.
Con lo staff siamo sempre in contatto e con qualcuno di loro viviamo insieme, c’è estrema sintonia con il lavoro che diamo ai calciatori: si tratta di programmi individuali, tra forza e lavoro aerobico”.

Fino alla sospensione una stagione ottima da parte del Crotone, che era reduce – tra l’altro- da 4 vittorie consecutive:

“Una stagione eccellente, stava andando tutto nel miglior modo possibile e avevamo agguantato il secondo posto.
La squadra stava andando a mille, era in salute e sembrava potesse non fermarsi più.
Ovviamente, in questo senso, dispiace”.

Ami curare molto i dettagli. Nel calcio conta tutto, anche curare i minimi particolari?

“I dettagli fanno sempre la differenza, indipendentemente dal fatto che possa essere una mia caratteristica.
Penso che ormai tutti gli allenatori siano preparati al meglio e possono curare ogni minimo dettaglio per far esprimere i calciatori al 100%.
Non si tratta di curare solo l’aspetto relativo al campo ma anche ciò che avviene fuori: sottoalimentazione alla vita privata”.