Troppo grande questa Samp!

Vince la Doria per 3 reti ad 1, più che il Crotone a perdere, a sottolineare uno spessore tecnico e tattico davvero diverso tra le due squadre. Complimenti a Ranieri ed a tutti i suoi che riescono a "modulare" lotta e spessore in funzione di quando servono

Procolo Guida
Dopo la vittoria contro lo Spezia ed il pareggio a Udine, il Crotone di Stroppa arriva al Ferraris per un tredicesimo turno che richiede continuità, soprattutto sulla tenuta difensiva che la Sampdoria di Ranieri, reduce dalla bella vittoria di mercoledì in casa del Verona, tenta di “attentare” con un 4411 che vede nuovamente in panca Quagliarella e gli stessi 11 che hanno iniziato la gara vincente a Verona. In settimana si è pure risolta la vicenda Candreva: reintegrato dopo i dissapori dei giorni scorsi, è tornato tra i convocati, ma non fra gli 11 iniziali. Per i blucerchiati c’è da sfatare il tabù Ferraris: nessuna squadra ha raccolto meno punti in casa rispetto alla Sampdoria (soltanto uno) da inizio novembre in Serie A. Il Crotone, che è ovvio non possa che ambire alla salvezza ed in fondo alla classifica con 6 punti, ha fatto nelle ultime due più di quanto nelle precedenti 10 e ritrova Magallan dopo il turno di squalifica, riportando Messias in attacco al fianco di Simy con il consueto 352 che riaffida a Petriccione la regia con a fianco Molina ed Eduardo.
Cerca di partire subito forte la samp che crea qualche problema al palleggio crotonese, ma al 7′ si fa male Ferrari (correttissimi gli ospiti che mettono fuori un buon pallone con il terzino a terra) e Ranieri “adatta” il centrocampista Thorsby in quel ruolo difensivo. Fino al 15′ prosegue la pressione blucerchiata che non impedisce ai ragazzi di Mister stroppa di attutire ordinati e ripartire con Petriccione, al quarto d’ora, pericolosissimo in una conclusione dal limite che sfiora l’incrocio alla sinistra di Audero. Al 26′, subito dopo lo scambio di lato richiesto da ranieri fra Jankto e Damsgaard, Verre recupera il pallone sulla trequarti in ripartenza serve sulla fascia proprio Jankto, il quale mette un pallone dall’altra parte in area dove Damsgaard (proprio lui ancora) deve solo depositarla in rete da pochi passi con Reca in ritardo così come Cordaz che, con poche colpe, sarebbe potuto uscire. Il Crotone cerca subito di reagire ed avrebbe anche un paio di occasioni che, come troppo spesso è accaduto in questo campionato, non trovano effetti negli ultimi 16 metri; ed al 36′ la gara si compromette: Damsgaard in area serve La Gumina, l’attaccante prova il tiro di prima ma serve invece un assist involontario a Jankto che da pochi passi calcia di potenza e trafigge Cordaz battuto per la seconda volta. Questa volta gli ospiti sfasano e permettono alla Samp di controllare la gara, non avendo più necessità di pressare e, dunque, lasciare qualche spazio agli avversari in ripartenza. Ma a tempo appena scaduto arriva l’acuto che può riaprire la gara: Reca cade a terra in area, atterrato da Ekdal, e per Manganiello non ci sono dubbi è rigore! Simy freddo sul dischetto calcia di precisione alla sinistra di Audero che intuisce l’angolo ma non intercetta la palla, la gara è riaperta! C’è solo il tempo per un giallo a Messias per un intervento su Colley e si va al riposo.
Subito un cambio nel Crotone, entra Vulic per Molina; Stroppa da una chance importante al serbo che dopo le prime buone uscite, si è un po perso. Dopo una sfuriata ospite, fino al 60′ c’è molta pressione della Sampdoria che prova a mettere alle strette il Crotone, tanto da permettere a Ranieri di inserire Ramirez e Quagliarella al posto di Verre e La Gumina per cercare il ko senza cambiare assetto. Piano perfetto per l’esperto tecnico che si gode il calcio d’angolo su cui Ekdal spizza verso Quagliarella che si trova nel posto giusto al momento giusto e di testa mette in rete da pochi passi. Al 50esimo goal del nigeriano (14esimo in serie A che significa anche massimo marcatore della giovane storia dei calabresi) ha risposto il più prolifico cannoniere in attività (sono 170 ora). Stroppa richiama petriccione ed inserisce Riviere, chiedendo a Messias di arretrare a mezzala. E ci vuole un gran riflesso di Audero su una giocata dal limite dell’area di Reca, che si mette il pallone sul destro e calcia di prima, ma il portiere della Sampdoria riesce a mandare in angolo. Fino all’80’ è però Ramirez a salire in cattedra per nascondere la palla. Entrano anche Djidji per Magallan ed il giovanissimo Luis Rojas Zamora (all’esordio assoluto in serie A) per Simy (così come entra il figliol prodigo Candreva giusto per capirci sulle carte a disposizione di ranieri), ma il risultato non cambia a sottolineare uno spessore tecnico e tattico davvero diverso tra le due squadre. Complimenti a Ranieri ed a tutti i suoi che riescono a “modulare” lotta e spessore in funzione di quando servono. Ai ragazzi di Stroppa può e deve rimanere la consapevolezza che quei punti che potranno permettere di arrivare a gennaio, ed al mercato indispensabile, con qualche speranza di potersi giocare la permanenza in serie A, dovranno arrivare altrove… …a partire dall’Ezio Scida che ospiterà martedì prossimo il Parma.
SAMPDORIA  3   (al 26′ Damsgaard, al 36′ Jankto, al 65′ Quagliarella)
CROTONE       1   (al 46′ p.t. Simy su rigore)
SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero; Ferrari (dal 7′ Thorsby), Tonelli, Colley (amm. al 30′), Augello; Jankto, Adrien Silva, Ekdal (amm. al 49′), Damsgaard; Verre (dal 61′ Ramirez), La Gumina (dal 61′ Quagliarella).
Allenatore: Ranieri
CROTONE (3-5-2): Cordaz; Magallan (dal 78′ Djidji), Marrone, Luperto; Pedro Perreira, Eduardo, Petriccione (dal 70′ Riviere), Molina (dal 46′ Vulic), Reca; Simy (dall’87’ Luis Rojas Zamora), Messias (amm. al 47′ p.t.).
Allenatore: Stroppa
Ha diretto la gara il Sig. Manganiello di Pinerolo.